Martinez Quarta-Igor, si può ‘fare di necessità virtù’... con Milenkovic
Lucas Martinez Quarta e Igor Julio dos Santos non hanno dimostrato di essere chissà quanto compatibili. L’espressione nel titolo, probabilmente, è un po’ forte, ma vuole rimarcare proprio questa difficoltà nel riuscire ad emergere insieme, uno al fianco dell’altro al centro della difesa.
Presi in analisi singolarmente, entrambi sono giocatori promettenti, con qualità degne di nota, in ascesa e con considerevoli margini di crescita. Si potrebbe quasi constatare che si spartiscono le migliori caratteristiche: l’argentino è rapido, aggressivo, molto intraprendente in fase offensiva, mentre il brasiliano si è riscoperto più contenuto, ma impeccabile nella prima pressione sugli avversari e con la palla tra i piedi. Da qui a dire che i due si completano, ci passa ancora parecchio.
Come già detto e ribadito più volte, la coppia sudamericana non gira. Con Quarta e Igor manca equilibrio, la linea difensiva è fin troppo alta e si è fatta superare più volte con eccessiva facilità. Manca più di qualcosa, anche, dal punto di vista dei contrasti e dei duelli aerei. Considerata un’irremovibile idea di difesa a quattro, se tra i due ‘litiganti’ il terzo gode, a trovare sempre spazio è proprio il terzo elemento, l’equilibratore necessario al reparto: Nikola Milenkovic.
In questo senso, la Fiorentina è ‘costretta’ all’alternanza tra Quarta e Igor. Non certo una tragedia, visto il valore dei due difensori, bensì un fattore di cui tener conto e che può tradursi in una risorsa. L’unica certezza è che, ad oggi, è quasi impossibile decretare un titolare fisso tra l’argentino e il brasiliano. Proprio da ciò, emerge un continuo ballottaggio, in base al momento di forma dei singoli giocatori e alle caratteristiche della squadra avversaria.
Presi in analisi singolarmente, entrambi sono giocatori promettenti, con qualità degne di nota, in ascesa e con considerevoli margini di crescita. Si potrebbe quasi constatare che si spartiscono le migliori caratteristiche: l’argentino è rapido, aggressivo, molto intraprendente in fase offensiva, mentre il brasiliano si è riscoperto più contenuto, ma impeccabile nella prima pressione sugli avversari e con la palla tra i piedi. Da qui a dire che i due si completano, ci passa ancora parecchio.
Come già detto e ribadito più volte, la coppia sudamericana non gira. Con Quarta e Igor manca equilibrio, la linea difensiva è fin troppo alta e si è fatta superare più volte con eccessiva facilità. Manca più di qualcosa, anche, dal punto di vista dei contrasti e dei duelli aerei. Considerata un’irremovibile idea di difesa a quattro, se tra i due ‘litiganti’ il terzo gode, a trovare sempre spazio è proprio il terzo elemento, l’equilibratore necessario al reparto: Nikola Milenkovic.
In questo senso, la Fiorentina è ‘costretta’ all’alternanza tra Quarta e Igor. Non certo una tragedia, visto il valore dei due difensori, bensì un fattore di cui tener conto e che può tradursi in una risorsa. L’unica certezza è che, ad oggi, è quasi impossibile decretare un titolare fisso tra l’argentino e il brasiliano. Proprio da ciò, emerge un continuo ballottaggio, in base al momento di forma dei singoli giocatori e alle caratteristiche della squadra avversaria.
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