Una squadra con i soliti problemi congeniti e che non verranno risolti col mercato. La Fiorentina, così facendo, si prende un grosso rischio
Fiorentina-Monza e Fiorentina-Sassuolo. Due le partite nel mirino alla ripresa del campionato, due gare, entrambe in casa, dove cercare di fare il pieno diventa un imperativo per riavvicinarsi a quella zona (ricordate il "migliorare la scorsa stagione"?) europea che deve rimanere il vero obiettivo.
Troppi punti persi all’inizio di campionato: malumori, infortuni, problemi offensivi. Monza e Sassuolo possono dare il la ad un inizio di 2023 diverso, ma soprattutto devono servire a restituire un po’ di entusiasmo ad una Firenze calcistica nell’ultimo periodo in sordina, quasi rassegnata a vivere una stagione tra alti e bassi. Non può e non deve essere così, visto quanto fatto lo scorso campionato e vista la possibilità, che esiste, di arrivare in fondo alla Conference League.
E poi l’estate del 2023 sarà quella dell’inaugurazione del Viola Park, una struttura da Champions: sarebbe difficilmente digeribile arrivare a quell’appuntamento con una Fiorentina nemmeno in Europa, nemmeno in quella meno prestigiosa.
Le amichevoli di questi giorni ci stanno facendo intravedere un gruppo più sicuro, una squadra che ci crede di più e che qualche soluzione tattica in più rispetto ad inizio anno. Ma, ci auguriamo di sbagliare, sussistono anche i soliti problemi offensivi, magari congeniti, di una Fiorentina che davanti ha dei problemi e che dal mercato invernale, non sembra voler o poter acquistare di meglio. Lo diciamo prima: sarebbe un rischio. Lo stesso Empoli, per rimanere a pochi chilometri da noi, magari acquisterà Caputo. Non certamente un big, ma uno che sa metterla dentro e che ha fiuto per il gol. Certezze, insomma, giocatori che a Firenze al momento non ci sono. Cabral e Jovic non hanno convinto. Sottil non è mai stato bene. Gonzalez è un'incognita dopo tutto quello che è accaduto, Ikone un giorno si accende e un giorno si spenge, come i semafori. E Italiano che dice? Lo sapremo presto.
La Fiorentina sembra cresciuta, ma magari andrebbe aiutata un po’. Anche in un mercato complicato, fatto di tanti scambi e di pochi soldi. I viola però, guardando l’ultimo bilancio, qualcosa da investire ce l’avrebbero. Il momento giusto è adesso, perdere questo treno non è augurabile per nessuno.
Troppi punti persi all’inizio di campionato: malumori, infortuni, problemi offensivi. Monza e Sassuolo possono dare il la ad un inizio di 2023 diverso, ma soprattutto devono servire a restituire un po’ di entusiasmo ad una Firenze calcistica nell’ultimo periodo in sordina, quasi rassegnata a vivere una stagione tra alti e bassi. Non può e non deve essere così, visto quanto fatto lo scorso campionato e vista la possibilità, che esiste, di arrivare in fondo alla Conference League.
E poi l’estate del 2023 sarà quella dell’inaugurazione del Viola Park, una struttura da Champions: sarebbe difficilmente digeribile arrivare a quell’appuntamento con una Fiorentina nemmeno in Europa, nemmeno in quella meno prestigiosa.
Le amichevoli di questi giorni ci stanno facendo intravedere un gruppo più sicuro, una squadra che ci crede di più e che qualche soluzione tattica in più rispetto ad inizio anno. Ma, ci auguriamo di sbagliare, sussistono anche i soliti problemi offensivi, magari congeniti, di una Fiorentina che davanti ha dei problemi e che dal mercato invernale, non sembra voler o poter acquistare di meglio. Lo diciamo prima: sarebbe un rischio. Lo stesso Empoli, per rimanere a pochi chilometri da noi, magari acquisterà Caputo. Non certamente un big, ma uno che sa metterla dentro e che ha fiuto per il gol. Certezze, insomma, giocatori che a Firenze al momento non ci sono. Cabral e Jovic non hanno convinto. Sottil non è mai stato bene. Gonzalez è un'incognita dopo tutto quello che è accaduto, Ikone un giorno si accende e un giorno si spenge, come i semafori. E Italiano che dice? Lo sapremo presto.
La Fiorentina sembra cresciuta, ma magari andrebbe aiutata un po’. Anche in un mercato complicato, fatto di tanti scambi e di pochi soldi. I viola però, guardando l’ultimo bilancio, qualcosa da investire ce l’avrebbero. Il momento giusto è adesso, perdere questo treno non è augurabile per nessuno.
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