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Ex portiere della Fiorentina, Sebastien Frey ha parlato al media "Con gli Occhi del Portiere", ricordando alcuni aneddoti dei suoi tempi viola: "Quando arrivai a Firenze c'era un progetto nuovo, con i Della Valle che volevano investire, comprarono un certo Luca Toni, c'erano Jorgensen, Fiore e Brocchi. Da lì è nato questo bellissimo percorso con la Fiorentina. Abbiamo firmato quasi contemporaneamente io e Prandelli, ci siamo ritrovati quasi per caso. Feci 6 mesi straordinari in una Fiorentina favolosa e a gennaio mi ruppi il ginocchio, in una partita in cui non avrei mai dovuto giocare, avrebbe dovuto giocare Cejas. Lui però litigò con il preparatore dei portieri e non venne convocato, per questo giocai io e mi arrivò quell'entrata di Zalayeta. I chirurghi dicevano che non sarei mai potuto tornare in campo, fu uno schiaffo in faccia che mi fece saltare i Mondiali 2006".

Quindi un altro retroscena relativo all'arrivo di Boruc e alla guerra di nervi a distanza: "Il signor Corvino mi mise in diretta concorrenza con Boruc, io ero rispettato a livello internazionale e non avevo paura di niente e di nessuno. Sapevo che ci sarebbe stato un clima di m, ma la concorrenza quando è sana fa bene. Con lui non ci parlavamo mai, la concorrenza non è mai stata sana fin dal primo giorno. Dovevamo allenarci quasi separatamente perché lui spesso si arrabbiava e abbandonava l'allenamento. Mihajlovic scelse me come portiere titolare, iniziò il campionato con alcune prestazioni importanti, arrivò Boruc da me, mi abbracciò e mi disse che sarebbe voluto andare via perché con me non avrebbe mai giocato. Lui chiese di essere ceduto, la settimana dopo in allenamento saltando ebbi una nuova rottura ma all'altro ginocchio. Psicologicamente la accusai tanto, da lì riprese la guerra con lui e rientrai all'ultima di campionato".


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