Fiorentina-Catanzaro: una partita a porte chiuse che sarebbe una sconfitta per tutti
Doveva essere la partita del tifo, sarà (probabilmente) tutto fuorché la partita del tifo. Fiorentina-Catanzaro, amichevole in programma al Viola Park per domenica 23 luglio alle 20:00 (orario tutto da confermare visti già i due spostamenti alle 19:00 delle gare contro Primavera e Parma) sarà giocata senza le rispettive tifoserie sugli spalti, a porte chiuse, visibile solo in diretta su DAZN.
Tra le due società scorre buon sangue e l'amichevole, oltre a servire per mettere altri minuti nelle gambe dei giocatori, doveva servire per far ritrovare insieme le due tifoserie, da tempo gemellate. L'ultima gara ufficiale tra viola e giallorossi risale alle Serie A 1982-83, ma i gruppi organizzati delle rispettive curve sono soliti ospitarsi gli uni gli altri nelle partite casalinghe e anche in qualche trasferta nel settore ospiti dedicato. Quest'anno varie volte abbiamo visto lo storico striscione degli UC ‘73 in Curva Fiesole. Un’amichevole estiva che doveva avere il sapore della festa, ma non sarà così. Almeno al Viola Park.
Qualcuno magari da Catanzaro salirà nella torrida Firenze per festeggiare il gemellaggio davanti a una birra, con le squadre lontane, “chiuse” nel nuovo centro sportivo della Fiorentina. Amarezza per come sono andate le cose anche da parte del dg Joe Barone, che in mattinata ha detto: “Siamo molto dispiaciuti per quello che sta succedendo. Da parte della Fiorentina, da parte mia e di Rocco Commisso, abbiamo fatto di tutto per avere la tifoseria vicino alla squadra al Viola Park e quindi ci aspettiamo qualcosa in più. Qualcuno si deve prendere delle responsabilità per la mancanza di agibilità per lo stadio (con le tribune apposite per i tifosi ndr), dove ora come ora non si possono giocare le partite con il Parma e il Catanzaro”. Si giocherà in un campo secondario, dunque, a meno di novità inaspettate.
Dalla società viola filtra pessimismo e si scarica il barile delle colpe alla Prefettura, in ritardo sulla valutazione della gestione delle vie d’uscita dal campo dei giocatori e della presenza di recinzioni che hanno un'altezza inferiore alla norma.
Ieri si sono fatti sentire anche le associazioni del tifo gigliato, che con un comunicato congiunto hanno fatto sapere: “Vogliamo assistere in tutti i modi all’amichevole con il Catanzaro, partita attesa dalla tifoseria viola da molto tempo, vogliamo in qualche modo poter salutare una tifoseria gemellata dagli anni ‘70. Non si può sapere che la squadra è al Viola Park e i tifosi fuori che non possono entrare: non esiste! Chiediamo con forza alle Istituzioni che sono coinvolte a vario titolo di trovare una soluzione praticabile nell’immediato almeno in occasione delle partite/eventi al Viola Park per poi ovviamente arrivare ad una soluzione definitiva nel più breve tempo possibile”.
Altra bordata alle istituzioni, sottolineando nell'ultima parte del comunicato come una maggiore collaborazione con la società viola sarà creata “al fine di consolidare ed aumentare i tifosi viola con qualsiasi tipo di iniziativa dando maggiore spazio a quelle legate al territorio come già Fiorentina ha iniziato a fare con il Viola Park”.
Ma a questo punto è lecito chiedersi: la Fiorentina poteva aspettarsi questi ritardi? Con tutta probabilità, sì. La società viola ha iniziato il ritiro in un Viola Park oggettivamente ancora in costruzione. In fondo lo stesso Commisso si era accorto della lunghezza dei tempi e delle controversie che caratterizzano la burocrazia italiana con il tema stadio, già poche settimane dopo il suo arrivo a Firenze. In un centro sportivo che ha visto più volte rimandato il vero e proprio taglio dal nastro, i tifosi non potranno ancora entrare. E questa, per Fiorentina-Catanzaro, è la notizia più importante e forse peggiore.
Mentre la Fiorentina scarica le colpe sulle istituzioni, le istituzioni si chiudono nel silenzio (almeno per il momento). Qualcuno le colpe le avrà. Non i tifosi, che rimarranno fuori. E non è bello. Una sconfitta per tutti.