Eppure sarebbe bastato così poco
La Fiorentina è tornata alla vittoria dopo due mesi e mezzo: un lasso di tempo che nel mondo del calcio corrisponde ad un eternità, soprattutto per una squadra come quella gigliata. Gli ultimi tre punti risalivano alla partita del Franchi contro l'Atalanta, vinta per 2-0 grazie ai gol di Veretout e Biraghi: un digiuno lungo otto partite, nelle quali la Fiorentina ha raccolto sei pareggi ed otto sconfitte. Eppure sarebbe bastato così poco alla squadra di Pioli per essere in tutt'altra posizione di classifica: basti pensare ai punti persi in delle partite tutto sommate abbordabili, che la Fiorentina non ha però saputo portare a casa.
Il primo caso che ci viene in mente è senza dubbio la trasferta di Frosinone, quando i viola non furono bravi a chiudere la partita dopo il gol di Benassi e i ciociari trovarono il pareggio con Pinamonti. Rimpianti anche nella trasferta di Bologna, quando la Fiorentina non riuscì a segnare ad una delle peggiori difese del campionato, o in quella al Franchi contro il Cagliari, pareggiata dai sardi con Pavoletti. In un campionato dominato dalla Juventus, inseguita soltanto dal Napoli e parzialmente dall'Inter, con un po' di cinismo e di cattiveria in più la Fiorentina poteva sicuramente ottenere quei cinque-sei punti in più che le avrebbero permesso di guardare alla classifica con uno stato d'animo completamente diverso. I rimpianti ci sono eccome, ma non è neanche il caso di guardare troppo alle occasioni buttate via: piuttosto gli uomini di Pioli devono focalizzarsi sui prossimi tre impegni prima della pausa del campionato: ottenere risultati importanti contro Milan, Parma e Genoa permetterebbe alla Fiorentina di risalire in campionato e di guardare alla seconda parte di stagione in modo diverso. Le quote di strike scommesse sono anche interessanti per i viola.
Certo, poi un aiutino dovrà inevitabilmente arrivare dal mercato: la rosa a disposizione di Pioli deve essere rinforzata, Corvino lo sa e sta già lavorando per accontentare il suo allenatore. L'Europa League è a lì a pochi punti e nonostante il voto parziale alla stagione della Fiorentina non sia sufficiente, ci sono ancora tutti i presupposti per trasformarlo in positivo alla fine della campionato. Nonostante vi siano delle lacune evidenti in questa rosa, la squadra non può certo nascondersi dietro ad un dito. Ormai sono già in molti, dall'allenatore in giù, ad essersi esposti pubblicamente sull'obiettivo stagionale dicendo che "c'è da migliorare il piazzamento della scorsa stagione". Tradotto: andare in Europa League e questa volta sul campo. Quell'Europa League che è stata solamente assaporata per qualche giorno la scorsa estate, dopo l'esclusione del Milan, ma che ci è stata tolta a seguito del ricorso rossonero, per motivi difficili da capire.