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Sulle spalle del Gallo Belotti, o di Nico Gonzalez. La Fiorentina riparte da loro due, il nuovo acquisto (anzi prestito) e l’argentino che finalmente tornerà dal primo minuto dopo lo stop che ha frenato lui e la squadra. 

Ci vogliono reti, prestazioni, ma soprattutto carica agonistica. Quella che Belotti ha in dote da quando gioca, al di là di un periodo (piuttosto lungo per la verità) con pochissime reti e con la sensazione che il momento più bello della carriera sia un lontano ricordo (saremmo contenti di essere smentiti). 

La Fiorentina intanto deve tornare a vincere e a convincere contro il Frosinone, in una domenica delicata. Perché la squadra di Di Francesco ha una classifica discreta per quelle che erano le attese ad inizio campionato, gioca un bel calcio e lascia anche giocare. E questo può essere buono, ma anche pericoloso, perché in questo momento i viola hanno meno equilibrio, meno compattezza. 

Sarebbe da pazzi pensare ad un Italiano a rischio in caso di scivolone, ma sicuramente la situazione ambientale non è delle più favorevoli, sia per l’allenatore ma anche per la dirigenza. La classifica rimane buona (diciamoci la verità, il valore della squadra rispecchia i punti che ha), ma occorre ricominciare a correre perché l’ultimo mese è stato terribile. 

E il mercato non sembra aver dato una mano. Soltanto Belotti potrà invertire questo pensiero ed è giusto che tocchi a lui. Assieme a Gonzalez, appunto, a Bonaventura e Milenkovic. Anche dagli ultimi due, adesso, ci aspettiamo tanto di più. Le loro prestazioni non possono essere quelle delle ultime partite. Soprattutto senza Arthur, il vero e unico metronomo di questa squadra. 

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