Pedro, scommessa infruttuosa. La volontà di Commisso ed il controriscatto, ma il Flamengo…
La tempistica dell’operazione ed il profilo facevano immaginare un diverso esito, purtroppo però la brevissima avventura di Pedro Guilherme alla Fiorentina è stata un flop. Appena 59 minuti, nessuna presenza da titolare, se non con la Primavera. Il classe ’97 brasiliano era arrivato a Firenze senza preparazione, reduce da un grave infortunio al ginocchio e da rallentamenti di natura muscolare. La prima convocazione è arrivata soltanto a fine Ottobre; negli scampoli giocati il ragazzo non è mai sembrato in buona condizione. In patria Pedro si era messo in bella mostra, regalando gol e grandi prove con la maglia del Fluminense, tanto da finire pure nel mirino del Real Madrid, prima del serio problema al ginocchio.
Con la Fiorentina non ha mai trovato spazio con Vincenzo Montella, e l’investimento di circa 14 milioni non ha pagato. La cessione al Flamengo nel mercato invernale è un’ulteriore segnale delle difficoltà riscontrate dal ragazzo; la dirigenza viola lo ha ceduto in prestito oneroso (2 milioni e mezzo di euro), con diritto di riscatto fissato a 15 milioni. La Fiorentina ha inoltre mantenuto il diritto di recompra. A spingere per questa soluzione è stato il presidente Commisso, non intenzionato a perdere il controllo sul giocatore dopo pochi mesi. Non la pensa così però il ds del club brasiliano Spindel: “Non mi risulta alcun controriscatto. Saremo noi a decidere, sentito il calciatore”, quanto affermato dal dirigente brasiliano. Secondo quanto raccolto da Fiorentinanews.com, il controriscatto non sarebbe affatto in discussione. Le parole di Spindel appaiono piuttosto evasive, ma prive di fondamento. Lo stesso ds Pradè ha più volte ribadito questa opzione per la Fiorentina, sottolineando come la scelta di cedere Pedro sia derivata dal fallimento tecnico del calciatore, che potrebbe però esplodere in futuro.