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Il commento di Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina, arriva anche in sala stampa:

"Cosa conta di più? Morale, classifica e perché abbiamo battuto una squadra forte che arrivava in una condizione mentale diversa dalla nostra. Loro in grande fiducia, imbattuti, noi obbligati a vincere e la voglia, il furore oggi hanno fatto la differenza. Altre volte dopo aver fatto molto meglio non riuscivamo a mettere dentro queste caratteristiche, oggi invece hanno primeggiato questi aspetti. Conta l’atteggiamento, conta la voglia e quanto si tiene a portare a casa il risultato.

Se avessimo messo in campo quello che abbiamo visto oggi, quella voglia di andare a contrasto, di non farsi superare e andare oltre la fatica, quelle tre partite non le avremmo perse. Abbiamo messo dentro tanti altri aspetto: possesso, tiri, corner però oggi ci abbiamo messo dell’altro che nelle giornate scorse non c’era. La regola per cui quando non si vince, si può anche non perdere non l’abbiamo ancora capita. C’è rammarico però la nostra concentrazione era su questa partita, preparata in 18-20 ore. Bravi i ragazzi perché conta tantissimo la testa perché trascina piedi, stadio, gambe.

Le scelte nell'intervallo? Kouame non stava mettendo in difficoltà il loro esterno basso e allora ho preferito sfruttare lui, più fresco rispetto a Nzola, centralmente. Questo ci ha permesso di sfruttare anche la vivacità di Ikoné, che si è conquistato il rigore. I cambi dietro? Purtroppo Quarta non ne vuole sapere di fare il terzino, per cui è inutile anche se lui dà la disponibilità. Ho preferito mettere Biraghi da quel lato per tamponare. Abbiamo problemi seri lì, Parisi è un adattato e quando gioca contro un avversario che lo porta dentro al campo va in difficoltà, lo ringrazio però per la disponibilità.

L’aspetto mentale fa troppo la differenza, loro avevano troppa fiducia, giocatori esaltati da un inizio di stagione strepitoso. Era quello che temevo e che abbiamo pagato verso la fine della partita. La paura di non tenere botta. Se abbiamo vinto è grazie all’atteggiamento diverso, li abbiamo battuti su questo aspetto.

Clima? Siamo stati trascinati dallo stadio, la Fiesole è il nostro dodicesimo uomo e la nostra spinta in momento di difficoltà. Contro la Juve ci è mancato quell’ulteriore valore che dà una curva del genere. Contenti di aver regalato a tutta la gente di Firenze questa vittoria. Contenti per essere ripartiti, se questo è il clima tutti insieme si può mettere in difficoltà qualunque avversario".

 


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