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Cinque anni per Cesare Prandelli a Firenze, cinque anni per Gian Piero Gasperini a Bergamo (per ora) e risultati molto simili se vogliamo: per quella Fiorentina ci furono due qualificazioni Champions (che sarebbero state quattro senza Calciopoli) e una semifinale di Coppa Uefa; due volte in Europa League e due in Champions anche per la Dea.

Il primo Prandelli partì da una squadra in rifacimento, dopo una salvezza sudatissima, e cavalcò un entusiasmo sempre maggiore e crescente, fondandosi su uno zoccolo duro. Un trend davvero molto simile a quello di Gasperini che con la sua Atalanta è uscito dall'anonimato per sistemarsi con regolarità tra le big della Serie A. Due realtà di medie dimensioni, con una storia molto diversa alle spalle, ma con un ciclo felice molto simile. Un ciclo a cui il Prandelli di oggi, ma soprattutto la Fiorentina, possono e devono ispirarsi per rilanciare anche il proprio.


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