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Come ha finito per essere lui il titolare conta fino a un certo punto ma rappresenta quasi un paradosso, viste le premesse stagionali e come se ne era andato la scorsa estate: Kouamé sembrava solo un acquisto sbagliato, incollocabile e neanche troppo convinto di restare per giocarsela. La Fiorentina poi negli ultimi mesi ha puntato diversi soldi prima su Ikoné e poi su Cabral, per non parlare degli altri componenti del reparto. Tra infortuni e scarsi rendimenti però, Italiano si è trovato quasi alla disperazione di dover rilanciare il brutto anatroccolo ivoriano.

Nella sostituzione di Vlahovic infatti, la società viola ha lasciato molto a desiderare, non trovando fin qui un vero punto di riferimento offensivo. E allora che per Kouamé si sono aperte le porte per diventare cigno, mettendo prima da parte Ikoné e poi Cabral, a tratti anche Jovic, per poi giocarci insieme anche perché Gonzalez non è ancora rientrato a pieno regime. Uno spiraglio in cui il classe '97 è stato bravo a inserirsi, per andare in direzione opposta rispetto ai proprio compagni di reparto, scelti di recente sul mercato.


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