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Martinelli 7: Nemmeno il tempo di iniziare e Iliev lo chiama subito ad un’uscita quasi disperata grazie alla quale evita il vantaggio a freddo interista. Un altro grande intervento nel secondo tempo, quando dice no al mancino in diagonale di Carboni. Spigliato e coraggioso (anche troppo) con i piedi, sicuro e dominante in area di rigore anche nelle uscite alte, tranne che in un’occasione, da cui comunque non scaturisce un pericolo.


Biagetti 6: Sereno e autoritario nella gestione del pallone, alterna palleggio e lanci lunghi con ottime scelte e valutazioni. E’ troppo istintivo però nel rilancio col sinistro, sballato, che regala a Owusu il pallone poi infilato in rete con grande potenza dal centrocampista interista. Ruvido quando serve, talvolta troppo irruente, dominante sui palloni alti. Un bel martello che sembra a proprio agio nella difesa a tre, peccato per la sbavatura che propizia il gol nerazzurro.


Krastev 6.5: Il leader difensivo gigliato parte malissimo con un pallone all’indietro mal calibrato verso Martinelli: la Fiorentina ne esce indenne e il bulgaro entra in partita. Robusto, imponente e solido, puntuale e affidabile in costruzione sia nel corto che nel lungo, Krastev si rivela una pedina essenziale nello scacchiere tattico viola. 79’ Comuzzo SV


Lucchesi 6.5: Il suo piede mancino è un’ulteriore variante nell’impostazione viola, e i suoi centimetri sono utili in entrambe le aree. Si disimpegna con ordine e concretezza palla al piede, attento in copertura.


Vigiani 6.5: Diligente sulla destra, è scattante e propositivo ed anticipa spesso i diritti avversari sulla fascia di competenza. Il figlio dell’ex centrocampista viola offre un contributo estremamente prezioso e non disdegna anche un po’ di malizia nei corpo a corpo, a dispetto di una struttura esile e piuttosto minuta.


Berti 7: Imprevedibile tra le linee, libero di svariare, leggero ma pesante come impatto sul rettangolo di gioco. Segna con un preciso sinistro un bel gol, fraseggia con precisione coi compagni muovendosi molto bene per cercare lo spazio giusto facendo impazzire i giocatori interisti. 87' Vitolo SV


Amatucci 7.5: Il calcio di punizione è una delle sue specialità, che si tratti di cercare la porta o suggerire per i compagni. Stavolta il regista di Aquilani toglie la ragnatela dalla porta dell’Inter con un arcobaleno fantastico. Dirige l’orchestra viola con personalità e qualità, senza dimenticarsi anche di partecipare alla fase difensiva con dovizia e grinta. Inesauribile, ruba l’ennesimo pallone e fa espellere Carboni in chiusura di gara.


Falconi 7: Elemento versatile e di grande saggezza tattica. Nasce storicamente più offensivo ma oggi è una mezzala molto utile e di ottima tecnica, con una gamba invidiabile nell’arco dei 90’ e la cazzimma che serve per tamponare e ripartire in mezzo al campo.


Kayode 6.5: Fisicamente ed atleticamente è spanne sopra ad ogni giocatore in campo. Se la cava bene anche a sinistra, contro mano, risultando diligente in fase difensiva (aspetto in cui deve crescere). Quando accelera fa paura e nessuno lo può tenere; talvolta si perde in qualche finezza di troppo ma disputa un’ottima prova.


Distefano 7: Oggi non ha la fascia sinistra come riferimento ma spesso va a posizionarsi in quella zona per poi cercare il centro per far male. Vivace, guizzante, tecnico e spavaldo, Distefano mette costantemente in difficoltà la difesa interista, conquistando anche la punizione da cui scaturisce la splendida trasformazione di Amatucci. Nella ripresa va ad un passo dal gol con un destro a giro fantastico, ma colpisce uno sfortunatissimo palo


Toci 6.5: Generoso ed intelligente, non ha occasioni per pungere la porta di Botis ma è essenziale nella protezione del pallone. Leader carismatico, fa reparto da solo aprendo spazi per Berti e Distefano. 79’ Sene SV


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