"Tra voragini difensive e l'inadeguatezza di Terracciano, menomale i gol del Panathinaikos sono stati solo tre. Palladino ha fatto la figura dell'ultras milanista interpretato da Abatantuono"

Sulle colonne del Corriere Fiorentino in edicola questa mattina si legge il commento del giornalista Ernesto Poesio alla partita della Fiorentina contro il Panathinaikos di ieri sera ad Atene. Queste le sue parole: “E meno male che alla fine i gol del Panathinaikos sono stati soltanto tre. E che quel tiro a girare di Djuricic si sia stampato sul palo con Terracciano, ancora una volta, battuto. La qualificazione, insomma, sembra ancora alla portata della Fiorentina considerando il ritorno al Franchi dove, c’è da augurarselo pena l’eliminazione, l’atteggiamento dei viola sarà molto diverso”.
E ancora: “Certo, se si parla di errori (ma andrebbero chiamati orrori) la retroguardia di Palladino ieri non si è fatta mancare niente. Dalle voragini dei centrali e all’inadeguatezza di Terracciano. (…) Alla fine così a fare la differenza sono state le motivazioni e la voglia di vincere nonostante i tanti errori da una parte e dall’altra. Ed è proprio nell’atteggiamento che i viola sono mancati clamorosamente. Palladino alla vigilia aveva usato parole forti (anche troppo) chiedendo ai suoi una ‘partenza violenta’. Non devono aver recepito il messaggio i suoi giocatori che dopo 5 minuti si sono già trovati a inseguire, facendo fare al tecnico viola più la figura dell’ultras milanista interpretato da Abatantuono che quella di Leonida alle Termopili (tanto per restare in Grecia). Non resta ora che aspettare il verdetto tra una settimana in una partita che la Fiorentina si è complicata da sola. Nel mezzo il Napoli e subito dopo la Juventus. In bocca al lupo”.