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Dell'Olio Fiorentina

Niente di nuovo dal mercato. Nonostante gli ultimi arrivi. Venduti i migliori, non ne è rimasto più uno alla Fiorentina. Acquistati un paio di giocatori sulla carta forti, e poi le solite scommesse. Occorreva altro, tanto altro, ma avevamo preventivato tutto questo. Bastava leggere tra le righe, bastava vedere gli ultimi mercati, bastava ‘tradurre’ l’assenza di Commisso ormai sempre più lontano, fisicamente e non solo, dalle vicende viola. In uno stadio fatiscente (sarà contenta la ditta che svolge il lavori in curva fiesole per la pubblicità che sta avendo, ma un bel pannello per coprire le ruspe non sarebbe stato meglio?), con un tecnico nuovo che sembra già in confusione, con una dirigenza senza uomini di calcio. 

L'assenza di Barone è la più pesante, la Fiorentina nata dal suo compasso non c'è più

Con tutto il rispetto, rispetto a qualche mese fa non ci sono più nè AntognoniBurdisso, due che di pallone qualcosa capivano. Con la scomparsa di Barone (specifichiamolo, chi scrive non apprezzava niente, ma proprio niente dei suoi metodi di lavoro), uno che comunque ci metteva anima, cuore, tempo e fatica per il suo datore di lavoro e che, a modo suo, riusciva comunque a fare da scudo alla squadra, al mondo Fiorentina. Oggi la sua assenza è probabilmente la più pesante. Proprio perché quella Fiorentina, nata più dal suo compasso che da quello di Commisso, oggi non c’è più. E forse, anche per questo, si è accelerato il processo di ridimensionamento e probabilmente anche di addio, che prima o poi (da quello che percepiamo) ci sarà. 

In tutto questo c’è un Palladino che sembra già in confusione. Una squadra senza gioco, senza idee e senza coraggio sia nelle scelte iniziali che in quelle in corsa. Contro il Venezia alcune decisioni sono state incomprensibili, osservandole dall’esterno. Intanto domani è già la partita più importante dell’anno. La Fiorentina non ci arriva bene, usando un eufemismo. E un'eliminazione dai preliminari di Conference (che non auspichiamo certamente) segnerebbe in modo drammatico la stagione e, forse, lo stesso futuro del tecnico. Che, intanto, avrà il compito di recuperare i calciatori che ha voluto e che stanno deludendo: Colpani su tutti. 

Non raccontiamo barzellette: Kostic non è saltato per volere dei tifosi

Intanto i giocatori che mancavano e che sarebbero dovuti arrivare, facendo la differenza, non li vediamo. Kostic lo avremmo preso volentieri, ma è saltato anche quello. Sempre che non si voglia credere alla barzelletta del suo mancato arrivo a causa della contestazione del tifo. I tifosi, spieghiamolo meglio, sono incavolati neri per le cessioni dei migliori alla Juventus, e non per l’arrivo dei cosiddetti esuberi bianconeri qui da noi. E invece, fino all’ultimo, i migliori (Chiesa, Vlahovic e Gonzalez) sono diventati bianconeri. Nonostante le vecchie parole di Commisso (non certo tenere) sulla società bianconera, gli affari la Fiorentina li ha fatti soprattutto con la Vecchia Signora.

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