Il paradosso di Iachini, vittima di una reputazione che non dipende da lui
Una situazione strana quella di Beppe Iachini. Perché stando ai risultati, cosa si può dire all'allenatore della Fiorentina? Ha fatto quello che gli è stato richiesto, risollevando una squadra col morale sotto terra. Eppure, sul mister viola pende sempre l'etichetta di traghettatore, adatto a situazioni di bassa classifica. A squadre che si devono salvare, oppure senza troppe pretese dove al massimo si può fare meglio, rischiando zero. Per questo motivo quando Commisso parla di riportare la Fiorentina in Europa, si fa fatica a pensare a Iachini come suo condottiero. Se tali sensazioni hanno una ragione ce lo diranno i prossimi mesi, quando scopriremo chi sarà l'allenatore per la stagione 2020/21. Probabilmente nel caso venisse confermato Iachini, l'entusiasmo non sarebbe certo alle stelle. Eppure, qualora si andasse su un profilo di maggior rilievo, tanti sarebbero dispiaciuti. Perché in fin dei conti, cosa pagherebbe Iachini? Un certo tipo di reputazione che si, in parte ha costruito lui, ma che soprattutto è stata decisa dagli altri, che mai gli hanno dato l'opportunità di esprimersi a livelli più alti come a tanti suoi colleghi. E allora, comunque vada, Iachini sarà sempre nel giusto. Avrà fatto del suo meglio se verrà sostituito, mentre si ritroverebbe tra le mani la grande occasione della sua vita nel caso fosse confermato.