Un Dalbert rigenerato, mentre Biraghi stenta. L'analisi dello scambio Fiorentina-Inter a due mesi di distanza
Sono passati poco meno di due mesi dallo scambio tra Fiorentina e Inter: in riva all'Arno è arrivato Dalbert, mentre Cristiano Biraghi ha fatto il percorso inverso coronando il suo sogno di tornare a vestire il nerazzurro. Il brasiliano si è trasferito a Firenze in prestito secco, una formula che non ha entusiasmato i tifosi viola: il terzino italiano invece, in prestito con diritto di riscatto. Un'operazione che sembrava fatto apposta per accontentare Biraghi, con Dalbert alla Fiorentina come parziale contentino.
Il campo però, ha smentito tutto quello che si era detto a proposito di questo scambio. Dalbert si è preso fin da subito la maglia da titolare della fascia sinistra viola, dimostrando di meritarsela ampiamente sul campo a forza di prestazioni. Difesa e attacco, il brasiliano si è imposto e adesso la spesa dell'Inter per prelevarlo dal Nizza (20 milioni + sei di bonus) assume finalmente un senso.
Biraghi invece, sta trovando qualche difficoltà nell'inserirsi dei meccanismi dell'Inter. Fino ad oggi, ha giocato soltanto la partita contro la Lazio: una prestazione positiva, resa più importante dall'assist a D'Ambrosio per il gol vittoria. Ma Conte per adesso non lo vede più di tanto, continuando a preferirgli stabilmente Asamoah. E anche Mancini, che aveva dimostrato di tenerlo in considerazione, adesso gli sta preferendo Emerson Palmieri.
E' ancora presto per dare una sentenza definitiva su questo scambio, ma non c'è dubbio che la Fiorentina ne abbia beneficiato. Biraghi invece, ha ancora tempo per dimostrare il suo valore e convincere Conte a dargli qualche occasione. Il suo obiettivo è che l'Inter eserciti il riscatto da dodici milioni di euro, una cifra che poi Pradè potrebbe reinvestire sul mercato. Magari trattando proprio il cartellino di Dalbert con i nerazzurri.