Eppure la partita di oggi non potrebbe rappresentare occasione migliore per la Fiorentina
Milan-Fiorentina a distanza di un campionato non potrebbe essere più diversa. Nella scorsa stagione i viola trovarono un'avversaria spaesata, guidata da un Giampaolo già sull'orlo del baratro. Finì con un secco 1-3 che non ammise repliche e che fece volare (purtroppo solo per un po') la Fiorentina allora allenata da Montella.
Oggi invece la squadra di Prandelli incontra un Milan che guarda tutti dall'alto in basso. Capolista in solitaria, la formazione di Pioli si presenta all'appuntamento delle ore 15 con tante opportunità. In primis quelle di sfruttare gli stop di Sassuolo e Juventus, oltre al dovere di rispondere alla vittoria dell'Inter.
La Fiorentina potrebbe dunque apparire come la vittima sacrificale, la preda perfetta da sbranare per volare ancora più in alto. Ovviamente non è d'accordo Prandelli, il quale dall'alto della sua esperienza sa che una partita del genere può fare solo bene alla sua squadra. Per svegliarsi dal torpore serve una scossa forte, inaspettata, sorprendente, un'impresa insomma. E battere il Milan capolista a San Siro, lo sarebbe decisamente.
Oggi invece la squadra di Prandelli incontra un Milan che guarda tutti dall'alto in basso. Capolista in solitaria, la formazione di Pioli si presenta all'appuntamento delle ore 15 con tante opportunità. In primis quelle di sfruttare gli stop di Sassuolo e Juventus, oltre al dovere di rispondere alla vittoria dell'Inter.
La Fiorentina potrebbe dunque apparire come la vittima sacrificale, la preda perfetta da sbranare per volare ancora più in alto. Ovviamente non è d'accordo Prandelli, il quale dall'alto della sua esperienza sa che una partita del genere può fare solo bene alla sua squadra. Per svegliarsi dal torpore serve una scossa forte, inaspettata, sorprendente, un'impresa insomma. E battere il Milan capolista a San Siro, lo sarebbe decisamente.
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