Per nessuno sarà una partita come le altre, figuriamoci per Biraghi: le emozioni, contrastanti, che dovrà vivere il capitano della Fiorentina contro la sua Inter
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Se per tutti quanti la sfida dell’Olimpico non sarà certo una partita delle tante, lo stesso si potrà pensare per Cristiano Biraghi. Il capitano della Fiorentina, infatti, dovrà giocare contro la sua squadra del cuore in quella che si appresta ad essere la gara della sua carriera. Cosa passerà per la testa, e anche per la pancia, del numero 3 viola è difficile da immaginare. Certo è che, in quanto leader e uno degli uomini simbolo della squadra, Biraghi dovrà mettere da parte, almeno per novanta minuti, la sua risaputa fede calcistica.
Ma chiariamolo subito, a scanso di equivoci. Il classe ’92 di Cernusco sul Naviglio non ha mai, in nessuna occasione in cui l’ha dovuta affrontare, ‘ritirato la gamba’ contro la sua Inter. Da gran professionista qual è, Biraghi si è meritato la fascia da capitano, mostrando qualità umane che gli hanno consentito di prendersi, piano piano, anche la fiducia dei tifosi più scettici. Ed è per questo motivo che non si hanno dubbi sul suo contributo alla contesa della Coppa Italia per la Viola.
Le emozioni, d’altro canto, non mancheranno e quelle del Capitano saranno sicuramente più intense. Immaginatevi voi, un giorno, di dover sfidare la vostra fede, di essere portati dal vostro lavoro a dovervi scontrare con la squadra che vi ha rappresentato sin da piccoli. Biraghi non è certo il primo calciatore a dover “rinnegare” il proprio passato, ma farlo in un appuntamento così importante è roba per cuori forti.
E quello di Cristiano lo sarà abbastanza? La speranza è che a muovere i muscoli del capitano sia la voglia di alzare quella coppa che in caso di successo verrebbe elevata da lui per primo. E poco gli importerà, in quel momento, di dover gioire davanti al suo club d’appartenenza. Perché quel gesto, quel pensiero che tutti i tifosi viola stanno facendo da settimane, entrerebbe di diritto nella storia di un’altra società. Quella che il tifoso nerazzurro Biraghi ha scelto per chiudere la propria carriera. Magari proprio con un trofeo che le manca da più di vent’anni.
