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Un gol su rigore per cercare di sbloccarsi: Dusan Vlahovic si è preso la responsabilità di calciare in porta un pallone pesantissimo. E ha fatto centro, regalando un punto ad una Fiorentina ancora convalescente.

Ma è dopo quel penalty che abbiamo assistito ad una scena che vale la pena di essere sottolineata; il serbo è andato ad abbracciare il proprio allenatore, Cesare Prandelli. Un gesto che vale molto più di mille parole e che lo stesso ragazzo ha spiegato così: "Sono andato ad abbracciarlo perché non ho fatto gol per cinque partite e lui mi ha dato lo stesso fiducia".

Rapporto di fiducia reciproca, quello che si è creato tra i due: l'ex Partizan Belgrado dovrebbe partire titolare anche nel prossimo match interno contro il Verona, raggiungendo una continuità di prestazioni che mai aveva avuto dal suo arrivo a Firenze ad oggi.


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