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Nel corso della sua carriera Alessio Cerci ha vissuto momenti esaltanti e anche molti momenti in cui si è ritrovato al centro delle cronache non certo per motivi di cui vantarsi (a Firenze viene ricordato perché è stato uno dei protagonisti della notte delle pernici nel ritiro di Moena). In molti lo hanno definito una testa calda, ma l'ex calciatore della Fiorentina, ora alla Salernitana in B, come si definirebbe? La sua risposta è contenuta in un'intervista pubblicata dal Corriere dello Sport: "Io uno swarovsky che brilla solo quando lo lucidi? È una definizione nella quale mi ritrovo. Lo dimostra la mia carriera, fatta di alti e bassi".

 


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