20 milioni per il solo portiere? Alla Fiorentina? Forse non è il caso. Perché l’acquisto di Vicario distruggerebbe la campagna di Pradè e Barone
Che Guglielmo Vicario andasse prelevato la scorsa estate dall’Empoli è facile adesso da dire. A posteriori. Dopo un’altra stagione da protagonista in Provincia e con gli occhi addosso di mezza Europa. Juventus, Inter, Bayern Monaco ecc.: c’è una big del continente che non abbia sondato il terreno per accaparrarsi il prodigio di Corsi? E così è semplicemente evidente che la valutazione dell’ormai nazionale azzurro sia stata gonfiata. Fino alla nota cifra dei 20 milioni.
Sì, venti milioni di euro. Una somma importante che diventa però automaticamente ‘folle’ per una società come la Fiorentina. Un investimento che avrebbe dello spropositato per il ruolo occupato dal buon Guglielmo. Bravissimo, fortissimo, con una percentuale di parate in Serie A da far invidia ai mostri sacri Onana e Maignan. Ma anche onerosissimo. Il treno ormai è passato, non si dovrebbe nemmeno sprecare fiato per ribadirlo. Perché sì, fino a un anno fa di questi tempi poteva essere abbordabile, ma adesso un suo possibile ingaggio devasterebbe ogni pretesa di rinforzare, appieno, la rosa di Italiano.
Commisso, fra l’altro, è stato chiaro in conferenza stampa. Il budget per il mercato non è mutato, nonostante l’accesso alle due finali stagionali. Dunque, facendo due rapidissimi conti, se il club spendesse 20 per il solo portiere, quanto rimarrebbe per coprire gli altri reparti? Non basterebbe nemmeno il gruzzoletto (ancora da capire di quanto) lasciato in dote da Amrabat. Centrale, regista, esterno d’attacco. Con Vicario a 20, non se ne farebbe nemmeno mezzo di questi tre.
Quindi - non che ci sia bisogno di dirglielo - ma Pradè e Barone, se ci stavate davvero pensando, fermatevi. Usare più della metà del cash a disposizione per il solo numero uno significherebbe sacrificare gran parte della costruzione di una squadra che deve riprovare a centrare le Coppe. Perché sul fatto che Terracciano debba tornare a ricoprire il ruolo di secondo non ci sono dubbi. Ma non ci si può nemmeno illudere che accontentare Corsi sia la soluzione a tutti i nostri problemi. Perché poi, oltre ad Amrabat, ci andrebbero di mezzo dei Gonzalez e dei Milenkovic. Per non parlare dei Dodo o degli Ikoné...