Agroppi a FN: "Qualunque allenatore fallirebbe con questi giocatori. Commisso non ha capito che per vincere non basta avere i soldi, ma bisogna saperli spendere"
Nel corso della sua intervista per Fiorentinanews.com, l'ex Aldo Agroppi ha parlato ancora di Beppe Iachini, aggiungendo delle riflessioni sugli eventuali sostituti e sul modus operandi di Rocco Commisso:
Sono in molti a criticare le scelte tattiche di Iachini: il 3-5-2 non convince e sembra danneggiare giocatori come Callejon e Amrabat, che non possono esprimersi al meglio. Lei cosa ne pensa?
“Il modulo non conta nulla se non hai i calciatori. L’unico modulo esistente è l’1-10, cioè il portiere e tutti gli altri davanti. Trapattoni mi diceva che i moduli li fanno i giocatori, non l’allenatore. Iachini è un mio caro amico, mi ha aiutato tanto quando ero a Firenze. Se viene esonerato però sarei contento, perché vorrei vedere cosa farebbero con questa squadra i fenomeni della panchina che vengono tanto decantati”.
Con Iachini in bilico, emergono ovviamente dei nomi per sostituirlo. Sarri in questi giorni è stato il più quotato, ma si è parlato anche di Mazzarri. Secondo lei chi potrebbe fare davvero al caso della Fiorentina?
“Ogni allenatore porta i suoi metodi ma il problema, ripeto, sta nei giocatori. Se non sono bravi, non li puoi mettere in campo. Chiunque venga chiederà tre anni di contratto e il prossimo anno saremo da capo, senza risultati e con un altro tecnico a libro paga. Se la Fiorentina vuole tornare grande, Commisso deve metterci i soldi e prendere giocatori forti”.
Talvolta Commisso mostra di voler fare tutto da solo, senza confrontarsi con persone magari più esperte in fatto di calcio. Cosa pensa dell'atteggiamento del presidente?
“Commisso è arrivato con tanto entusiasmo, ma ha trovato delle difficoltà che nemmeno lui si aspettava. Per vincere bisogna che ci sia una società forte e uno staff all’altezza. Il presidente è una persona che mi piace, ma lavorare nel calcio è diverso rispetto a lavorare in un’azienda. Per vincere non basta avere i soldi, ma bisogna saperli spendere bene”.