Antognoni: "A Firenze ho vinto più da dirigente che da calciatore, mi disturba star fuori ma ho preferito così. Fiorentina in Champions? Non semplice, ma se le punte iniziano a segnare..."
A TMW Radio, durante Maracanà, a intervenire è l'ex bandiera della Fiorentina, e della Nazionale Giancarlo Antognoni.
Italiano: come mai con lui il centravanti segna poco? E' un discorso di gioco o di interpreti?
"Gli allenatori oggi giocano difficilmente con due punte e un trequartista, quindi per un punta lì davanti da soli è difficile. Però se creano spazi per eventuali inserimenti dei centrocampisti, allora si risolve la cosa. Infatti fa gol Gonzalez. Non dico che la colpa è dell'allenatore, assolutamente, ma forse servirebbe verticalizzare un po' di più".
Guardano la classifica, la Fiorentina può pensare alla Champions?
"Guardando la classifica sicuramente è lì, ma le prime sono Inter, Juventus, Milan e Napoli, potenzialmente più forti, poi Fiorentina, Atalanta e tutto il resto. E qui allora se la può giocare, ma per l'Europa League e la Conference. La Champions non è semplice, ma se cominciano a segnare le punte qualcosa può cambiare".
Fiorentina, se tornasse indietro cosa farebbe e cosa non rifarebbe?
"Oggi è il 22 novembre ed è un giorno particolare per me. Per me c'è sempre una compensazione nella vita, a cose negative poi ci sono cose positive. Sono sempre legato a Firenze, ho vinto più da dirigente che da calciatore. In questo momento stare fuori mi disturba un pochino, ma poi per incomprensioni e altre situazioni ho preferito lasciare. Ma il mio rapporto con Firenze è sempre stretto. Tentativi? Ora è difficile. Seguo sempre la Fiorentina, ma comincio ad avere un po' di anni, stare fuori può far bene anche per valutare certe situazioni".
Dove si colloca tra i numeri 10?
"Io mi metto non nel podio, ci sono stati giocatori molto più bravi, Totti, Del Piero, Rivera, ma farei più una distinzione dei periodi. In quello in cui ho giocato io è uno dei migliori. C'era D'Amico, Beccalossi, poi negli anni Ottanta sono arrivati gli stranieri migliori nel ruolo, non come oggi che ne arrivano anche non di livello".
Quale un 10 che le è piaciuto di più negli ultimi anni?
"Di solito è il giocatore più rappresentativo, Luis Alberto mi piace molto. Ha trovato qualche difficoltà nell'ultimo periodo ma è un grande giocatore. Nico Gonzalez è più seconda punta o esterno".
Un accostamento tra Messi e Maradona?
"Gli mancava il Mondiale ed è riuscito a vincerlo. Lo ha vinto principalmente lui quel titolo. Maradona per me rimane sempre il numero uno però. Messi oggi lo metterei dietro a Maradona, terzo Ronaldo".