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Tra qualificazione Champions (ad oggi chimerica) e un trofeo (la Conference magari), Robin Gosens ha indicato con decisione il successo come sua personale preferenza. Tra gli arrivi dell'ultima settimana, il tedesco è decisamente quello con pedigree più qualitativo e anche con una bella dose di personalità da inserire in gruppo.

E' un po' la dote mancata in tanti singoli, nei momenti cruciali delle scorse stagioni: la leadership da sommare e che non fa mai male, che Gosens può portarsi dietro dopo anni di Champions tra Bergamo, Milano e Berlino. E se il trofeo dalle grandi orecchie ad oggi sembra ancora lontano per la Fiorentina, affidarsi a un personaggio protagonista della scalata dell'Atalanta, può essere una strada utile.


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