Sabatini: "La Fiorentina ha un conto in sospeso con la Conference League, non è casuale tornare in finale. Nonostante l'addio Italiano..."
Questo pomeriggio il giornalista di Spormediaset Sandro Sabatini, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di fare il punto in casa Fiorentina dopo la vittoria di ieri sera sul Monza. Questo un estratto delle sue parole:
“Vedendo la Fiorentina da lontano, meno aderente alla cronaca fiorentina, mi sembra che tutta questa grinta ritrovata, sommata alle tante motivazioni, sia dovuto ad un conto aperto anche con il destino che riguarda la finale di Conference League, Nel senso che comunque non può essere casuale che si ripresenti la stessa occasione a distanza di 12 mesi, quando l’impresa fu solo sfiorata. Credo che i viola stiano marciando verso questo conto alla rovescia con grande scrupolo e nel rispetto dei propri tifosi”.
Ha poi aggiunto: “Adesso tutti parlano di moduli e tatticismi, ma nessuno parla dell’importanza del gruppo. Credo che qualsiasi gioco, dai tecnici piu evoluti a quelli meno, abbiano poi bisogno del cuore e della grinta di chi va in campo. Se ad esempio il pressing tu lo fai in maniera blanda e ripetitiva non la becchi mai, ma se lo fai con il cuore e con la grinta riesci veramente a dare il massimo. In questo vedo uno sviluppo, forse una crescita, anche dello stesso Italiano che nonostante sia stato messo in discussione sta ottenendo secondo me dei segnali positivi in vista di Atene. Poi non aggiungo altro perchè la scaramanzia è tanta. Fondamentale è anche il lavoro della società. Non conosco i particolari del caso Nzola, ma il giocatore è passato dall’essere ai margini della rosa a decidere la doppia sfida contro il Bruges: anche questo fa capire quale sia la situazione. Nonostante Italiano sia ad un passo dall’addio nello spogliatoio ha ancora tanta autorevolezza. E se pensiamo ai casi di Kloop e di Pioli…”