‘Non cambi mai in tempo’ e Italiano sostituisce tutti prima dell’ultimo quarto d’ora. Ma è proprio vero che “tutti i mali vengono dai cambi tardivi”?
A differenza del pari contro il Monza, i tre punti con il Sassuolo sono arrivati dopo una prestazione grigia come il cielo sopra il Franchi di sabato pomeriggio. Presi grazie ai gol di chi è subentrato dalla panchina. Prima in maniera abbastanza casuale (per come si è evoluta l’azione) da Saponara e poi dal miglior giocatore della Fiorentina, rientrato in campo dopo un’odissea.
Criticato per non operare mai cambi nella prima ora di gioco, mister Italiano li ha fatti tutti e 5 prima del quarto d’ora finale contro gli emiliani. Due giocati subito all’intervallo, uno per infortunio, l’altro per scelta tecnica, e gli altri per svegliare la squadra. Risultato? Tre punti, ma non per merito dei “consigli” che gli erano giunti.
La Fiorentina contro il Sassuolo, infatti, non vince perché inserisce una punta in più. Anzi, è costretta a giocarci senza per tutta la ripresa. Vince semmai perché ritrova Gonzalez e un braccio largo di Tressoldi allo scadere. Non certo perché Jovic e Cabral stavano giocando insieme. Italiano risponde alle critiche scegliendo di non rispondere: non portando l’altra punta fra i convocati e rinunciando all’unica a disposizione al primo colpo subito.
I Viola non vincono grazie ai cambi, ma semplicemente perché via via stanno rientrando i giocatori fondamentali. Quelli che, a causa della loro assenza, l’hanno tenuta lontana dalla zona Europa per la prima parte di campionato. Il gioco di Italiano resta lo stesso, forse pure più spregiudicato con un Bonaventura avanzato, e non sono i cambi tardivi a determinare l’esito dei punti persi. Solo quando sarà disponibile l’intera rosa, si potranno azzardare considerazioni più puntuali sull’impiego di tutti i componenti. Fino ad allora, Italiano continuerà a giocarsela con un organico monco.