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Prima in Coppa Italia e poi in campionato. Due volte in quattro giorni la Fiorentina ha affrontato l'Atalanta. Due volte su due Pioli ha cercato di irretire la squadra allenata da Gasperini...e due volte invece è finito nella sua stessa rete. La difesa a tre non ha retto nei confronti diretti, specialmente quelli contro Ilicic. Vitor Hugo ha fatto la figura del lattante contro lo sloveno. Ceccherini qualcosa di più e di meglio è riuscito ad offrire, ma era facile al confronto con il brasiliano. I due esterni invece non hanno offerto molte resistenze, specialmente in campionato e hanno finito per schiacciarsi troppo sulla retroguardia lasciando un centrocampo a due a fare filtro. Per Pioli, Edimilson e Veretout hanno fatto un partitone. E dal punto di vista atletico probabilmente è stato per davvero così, perché hanno dovuto correre all'impazzata dall'inizio alla fine. Ma i risultati, in termini pratici non si sono visti.

Meglio con Benassi, piuttosto che con Simeone. Le tre punte non riesci a sorreggerle. Può essere una soluzione disperata se devi recuperare. E non a caso il gol del 3-3 in Coppa Italia è nato proprio sull'asse Simeone-Chiesa-Muriel. Ma dall'inizio, se non pressi e non tieni alta la squadra, finisci per pagare lo scollamento tra difesa, centrocampo e attacco.

Quanto al gioco: pallino in mano all'Atalanta sia in Coppa che in campionato. La Fiorentina si è affidata alle giocate dei singoli, allo sfruttamento massimo dell'errore dell'avversario, senza proporre soluzioni continue o accettabili.

Pioli ha a disposizione un po' di tempo prima di riaffrontare i nerazzurri in semifinale di Coppa Italia. In questo frangente avrà modo di vedere e rivedere quanto giocare sugli altri, specialmente se gli altri sono gli atalantini, possa risultare controproducente.


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