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Matteo Salvini, Matteo Renzi, Dario Nardella ma anche il dirigente della Fiorentina, Joe Barone. Sono in tanti i personaggi chiamati in causa dal giornalista del Corriere dello Sport-Stadio, Alberto Polverosi, che stamani sul giornale col quale collabora, ha scritto un commento su quello che sta avvenendo intorno al Franchi.

“Un odore insopportabile, quello della propaganda”

“Questa storia ha un odore insopportabile - scrive Polverosi - sa di politica, la peggiore, quella di propaganda. Il Franchi è diventato ostaggio dei politici, lo strumento ideale per puntare alle elezioni di fine giugno a Palazzo Vecchio. Così, se non era credibile l’intera situazione prima che si scatenasse la bagarre, adesso lo è ancora di meno”.

“Ma Fiorentina-Real Madrid si giocherebbe al Padovani?”

E poi: “Siamo alla fine di gennaio e nessuno sa dove si trasferirà la Fiorentina la prossima stagione. Se per caso arriva quarta, la sua attuale posizione, dove farà la Champions League? Che so, Fiorentina-Real Madrid si giocherà al Padovani?”. Questo passaggio è da intendere, immaginiamo, come una provocazione, perché il Padovani non potrebbe mai avere la licenza Uefa.

“Il Franchi è uno stadio non un palco da cui chiedere voti”

Infine: “Il Franchi è lo stadio dove si gioca a calcio, non può e non deve diventare il palco da cui chiedere i voti, non è una cabina elettorale. Basterebbe ricordare il nome che porta, quello di Artemio Franchi, per capire che ai suoi tempi tutto questo non sarebbe successo, non lo avrebbe mai permesso”.


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