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Dopo undici giornate possiamo dirlo: la Fiorentina ha trovato una parvenza di formazione titolare. A partire da quel reparto difensivo che, specialmente al centro, era cambiato praticamente ogni partita. Adesso invece, quella formata da Milenkovic e Martinez Quarta sembra essere la coppia più affidabile e quindi titolare. Se Italiano la riproporrà anche contro la Juventus, e cioè per la quarta volta consecutiva, ne avremo la definitiva conferma.

Il tecnico viola invece sembra non avere ancora le idee chiare per quanto concerne l'out di destra. Laddove, dopo il rientro dall'infortunio, è tornato a preferire Venuti a Odriozola. Questo nonostante lo spagnolo garantisca molta più spinta rispetto all'italiano, rappresentando una risorsa di cui francamente sarebbe un peccato privarsi. Ecco, giunti a novembre, sembra essere questa l'unica incognita rimasta nella formazione della Fiorentina.

Anche perché a centrocampo, con Torreira che sta cominciando a macinare minuti e Bonaventura in splendida forma, rimane un solo posto che a turno può essere occupato da diversi giocatori. In tal senso dovrà essere bravo Italiano a leggere la partita facendo giocare quello più adatto, cosa riuscita con Maleh contro il Cagliari e Castrovilli contro lo Spezia.

In attacco, per concludere, non ci sono dubbi sul fatto che Vlahovic e Nico Gonzalez siano intoccabili. La speranza è che l'argentino torni presto e cominci a trovare quella continuità che, tra squalifiche e impegni con la Nazionale, finora non ha avuto. E il terzo slot del tridente? Se lo giocano Callejon, Sottil e Saponara. Quest'ultimo ha dimostrato di poter fare la differenza contro determinati avversari, e Italiano lo ha capito. Tra Callejon e Sottil, invece, l'impressione è che si sia creata una sorta di corsa al "meno peggio": certo che almeno l'italiano, con la sua corsa e dinamicità, qualcosa da offrire ce l'ha.


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