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Nella migliore delle tradizioni dantesche il limbo era indicato come una sorta di anti-inferno, un luogo di passaggio e di incertezza, per anime senza destinazione certa. Niente di più simile a quanto caratterizza la Fiorentina di adesso: la squadra viola rappresenta l'equilibrio perfetto tra chi corre ancora per l'Europa e chi insegue invece la salvezza. Un'equidistanza quasi perfetta a livello aritmetico, visti i 9 punti dalla Roma settima (e occhio a non allargare il gap stasera) e i 13 dall'Empoli terzultimo. Forse ancor più delittuoso di quella che sarà la deludente posizione finale, c'è proprio l'incapacità di tenersi in lotta per un obiettivo almeno fino alle battute conclusive della stagione. La Fiorentina di fatto, ha perso quasi ogni barlume di speranza già dalla sfida con l'Atalanta di campionato (ma era appena il 3 marzo!), scivolando poi via via da un pareggio all'altro, fino a costituire un gap difficilmente colmabile nei confronti anche di squadre tutt'altro che superiori, tipo il mediocre Torino visto al "Franchi". E se a questo punto ormai l'unico motivo di interesse è rappresentato dalla sfida di Coppa Italia, è bene togliersi di dosso questa inedia da Limbo appunto, pena una possibile ed ulteriore triste fine anche nel secondo trofeo nazionale.


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