Ha fatto scalpore ed è destinato a far discutere e trascinare strascichi per chissà quanto tempo, quello accaduto ieri all'esterno del Viola Park al collega Francesco Matteini, ripreso anche stamani dal Corriere dello Sport. Un fattaccio che mette purtroppo in ombra anche la meravigliosa giornata di festa, inaugurata dal calcio d'inizio dato direttamente dal presidente della Fiorentina al match con il Milan:

"La cacciata di un giornalista al Viola Park è un gesto inaudito e illegittimo. Contrariamente a quanto sostiene il direttore generale della Fiorentina, un centro sportivo dove si svolge un evento pubblico a pagamento non è un posto privato, dove “entra solo chi vogliamo noi”, tanto da accompagnare alla porta chi ha pagato il biglietto. Questo modo di pensare è tipico di comunità chiuse, regolate da usi contrari alla democrazia e, spesso, alla legalità. Di fronte ad atteggiamenti simili non ci sono né ragioni, né scusanti. Chi li assume non ha nulla a che fare con lo sport e con il suo messaggio". 

 

La denuncia: "Avevo comprato regolare biglietto ma Barone e Ferrari mi hanno impedito di entrare, mettendomi 50 euro in tasca. Ho rifiutato e una steward mi ha accompagnato fuori"
Cari lettori, stavolta racconto in prima persona, perché sono io, Francesco Matteini, il giornalista cacciato dal Viola...

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