Vittorie che valgono più di tre punti
Cinque a zero. Risultato tondo, netto, a dimostrazione di un livello tecnico evidentemente differente tra Fiorentina e Sampdoria. Tre punti che proiettano i viola all'ottavo posto in campionato, ma la vittoria di ieri porta con sè ben più dei semplici punti in classifica. Con una finale di Coppa Italia appena raggiunta e le semifinali di Conference alle porte, il rischio era quello di avere la testa altrove, specialmente con un avversario di bassa caratura come i blucerchiati. La squadra di Italiano, invece, ha dimostrato di essere concentrata, senza mai abbassare la guardia. Vincere, poi, aiuta a vincere e dopo 3 prestazioni senza il massimo bottino (nonostante le qualificazioni), tornare alla gioia del successo è sempre un buon motivo per festeggiare.
La vittoria contro la Samp si porta dietro anche la forza del gruppo di Italiano, con le riserve che hanno fatto vedere di poter essere pronti in qualsiasi momento: da Duncan a Ranieri, passando per Terzic. Discorso a parte, ma meritato, per Jovic, che riserva a tutti gli effetti non si può considerare. Ieri tre assist, non tutti pienamente consapevoli, ma soprattutto la voglia di lottare ed essere presente, anche in ogni singola esultanza dei compagni. E poi l'esordio di Cerofolini, la prima gioia di Dodô sotto la Fiesole, il gol del figlio di Barak a fine partita sotto la Fiesole in festa. È stata una festa viola, in attesa di un mese di fuoco che sarà maggio. La Fiorentina c'è e lo ha dimostrato, nonostante la Samp fosse alle corde ancora prima di scendere in campo. Servono anche partite così, per ritrovare energie e mettere minuti nelle gambe di chi ha giocato meno. Vedere giocatori come Duncan, umili, mai una parola fuori posto, festeggiare la gioia del gol è sempre bello, bellissimo. Servono queste feste, anche quando da festeggiare ci sono "solo" tre punti. In attesa, speriamo, di feste più grandi, contro la Sampdoria una vittoria che vale molto di più del risultato.