Un progetto nato a Times Square e al momento parcheggiato, svuotato, al Viola Park. La scelta più ovvia, ma anche meno ambiziosa per ripartire
All in sulla Conference League: ormai sta tutta qui la stagione della Fiorentina. A Verona sconfitta brutta, partita negativa, pomeriggio da dimenticare. Ma con le seconde linee ci può stare, pensando più alla condizione fisica che al risultato. La sensazione è che la Fiorentina sia a corto di gas e di energie nervose, dopo una stagione ad alta tensione con tantissime partite giocate. Lo stesso Italiano lo ha ammesso a fine partita.
Con i big per provare a raggiungere la finale
Ma è anche vero che in Belgio sarà una partita a sé e che questa squadra nei momenti decisivi ha sempre dimostrato di saper fare gruppo, di sacrificarsi, di trovare benzina anche raschiando in fondo al barile. Proprio per questo difendere il vantaggio dell’andata può non essere impossibile. Lottando, giocando anche in contropiede, provando con i big (Gonzalez su tutti), a determinare. Poi si penserà, speriamo, alla finale, oppure a programmare la prossima stagione. La più difficile dell’era Commisso.
La scelta più ovvia e meno ambiziosa per la prossima stagione
Una nuova squadra, un nuovo allenatore, un nuovo piano societario. Ripartendo probabilmente da Aquilani in panchina, ovvero la scelta più ovvia, più normale, ma anche meno ambiziosa. Ma da questo punto di vista, ormai, sembra chiaro il ridimensionamento di un progetto nato a Times Square e al momento parcheggiato in un Viola Park bellissimo, ma svuotato di calciatori, di dirigenti, di qualità.
Ma prima di affrontare tutto questo andiamo in finale. E proviamo, finalmente, a riportare un trofeo a Firenze: lo meriterebbero innanzitutto i tifosi.