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Il mercato è ormai alle porte, telefoni già bollenti che squillano a ogni ora del giorno e della notte, idee da mettere in piedi e trattative già avviate. Ma tra una call via Skype e incontri posticipati, mentre il campionato sta per chiudere il sipario si sta scatenando una vera e propria guerra tra procuratori: al centro del tira e molla ci sono Dejan Kulusevski, Gaetano Castrovilli e Gianluca Scamacca. In questa storia ci sarebbe anche il coinvolgimento di personaggi del calcio legati ad ambienti istituzionali. A confermare l'indiscrezione è Giovanni Branchini, uno dei più seri e autorevoli procuratori in Europa che nella diretta Twitch con Calciomercato.com, ha analizzato quello sta accadendo: "Una volta era tutto un po' più semplice perché ci si conosceva tutti. Oggi l'agente non lo fa solo chi ha una certa passione o conoscenza, ma anche chi vede quella professione come remunerativa e che con certi investimenti può dare grandi ritorni. Per noi della vecchia scuola è impensabile andare a comprare la fiducia di un giocatore con danaro, molti giovani colleghi lo fanno e lo hanno fatto regolarmente nonostante sia esplicitamente vietato dalle norme".


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