Bucchioni: "Tanti punti lasciati per strada dalla Fiorentina per le sperimentazioni di Palladino. Al tecnico viola serviva del rodaggio, ma si è parlato di ambizione ed Europa League e ad oggi..."

Durante un intervento su Radio Bruno, il direttore di Italia7 Enzo Bucchioni ha parlato del momento viola dopo il brillante successo sulla Juventus, affrontando varie tematiche di casa Fiorentina.
‘La vittoria con la Juventus spero non sia un episodio’
"La sosta non ci voleva, una vittoria come quella con la Juventus ha dato un’onda positiva. Mi aspetto continuità, che non sia solo un episodio come la vittoria con l’Inter, dopo la quale sono arrivate tante delusioni. La prestazione c’è stata, la squadra è viva anche fisicamente e Palladino è arrivato ad un punto fermo. Il modulo trovato sembra sposarsi bene con la squadra e si intravede una squadra titolare. La squadra mi è piaciuta, non c’è stata solo la palla lunga a Kean. Con Fagioli e Gudmundsson più la palla corre veloce più soluzioni ci sono, e i centrocampisti come Mandragora possono inserirsi".
‘Tanti punti lasciati per strada, a Palladino serviva rodaggio’
“Palladino ci mette tempo per trovare la formula ma è lo scotto da pagare quando si va a prendere un allenatore così giovane e senza esperienza in Europa. Il 4-2-3-1 col finto centrocampista era cervellotico e non funzionava. I migliori giocatori che la Fiorentina ha adesso giocano nelle posizioni giuste. Magari Palladino arriverà ad un certo livello, ma gli serviva del rodaggio. La Fiorentina ha lasciato tanti punti per strada per le sperimentazioni di Palladino, è stato lo scotto da pagare. Difficile fare a meno di Mandragora, non è un campione ma si sa cosa può dare e da consistenza. L’organico viola è forte e questo deve far sperare nella lotta con le concorrenti, anche col Milan che ha una gran rosa ma fatica moltissimo”.
“Il giudizio dipende sempre dagli obiettivi che ti poni. La società ha fatto una rosa forte per migliorarsi, non ha annunciato un tecnico giovane dicendo di dargli tempo, ma ha parlato sempre di ambizione, l'obiettivo minimo è l'Europa League come annunciato da Commisso. Oggi la Fiorentina non sarebbe nemmeno in Conference League se guardiamo la classifica. Tant'è che Pradè è stato tra i primi critici di Palladino e del lavoro fatto. Ha mandato dei chiari messaggi”.