La caviglia sì, ma intanto Gudmundsson non era titolare. Il cambio di marcia di cui la Fiorentina ha bisogno
Dopo il bicipite femorale, la caviglia. Altri problemi fisici si sono messi di mezzo tra Albert Gudmundsson e il suo ingresso in campo in Fiorentina-Napoli.
Una scelta tecnica
Restano però alcuni dati di fatto ad incidere su questa storia che, ancora, non è decollata. L'islandese non è entrato certo, ma non era titolare contro gli azzurri sabato scorso. Una scelta questa, figlia di una prestazione deludente dell'ex Genoa nell'uscita precedente con la Juventus.
Troppo poco finora
Fino a qui ha messo insieme 12 presenze per soli 503’ giocati tra campionato e coppe con quattro gol (uno solo dei quali su azione) e un assist. Poco, troppo poco per un calciatore come lui, inseguito per oltre un anno e che, qualora si concretizzasse il riscatto e scattassero anche i bonus, verrebbe a costare 28 milioni di euro circa alla società.
La risalita della squadra parte anche da una risalita o da un cambio di marcia se preferite, dello stesso attaccante.