Come se non fosse stato mai amore
“E vivere come se non fosse stato mai amore”. Lo cantava Laura Pausini nel 2005, ma potrebbe essere la colonna sonora di questi giorni in casa Fiorentina. Quando una storia finisce, a volte, uno dei modi per andare oltre è fingere che non sia stata importante, che non sia mai stato amore appunto. Un'operazione complicata da mettere in atto, però, se il protagonista si chiama Gaetano Castrovilli.
Possiamo dire quello che vogliamo sulla sua cessione al Bournemouth: che è un'ottima operazione, che 14 milioni più bonus a un anno dalla scadenza sono oro colato, che Castrovilli non ha mai ritrovato l'ispirazione dei primi tempi e che il grave infortunio poneva più di un dubbio sul fatto che ci sarebbe mai riuscito. Poi però c'è il lato umano della storia, quello di un ragazzo di 26 anni che forse aveva ancora tanto da dire e che invece se ne va, da un giorno all'altro, cogliendo tutti di sorpresa.
Che cosa resta, allora, a Firenze di Gaetano Castrovilli? Resta la sorpresa di fronte ai colpi delle prime apparizioni, la speranza di avere in casa un futuro campione, la voglia di credere che la sua sarebbe stata una storia diversa. Invece l'epilogo si ripete, anche se stavolta l'eterno nemico non c'entra niente, e la cosa più triste è che ormai siamo abituati a rimanere indifferenti di fronte a tutto ciò. Si guarda il lato economico, si fa a gara di colpe, si cerca un modo per convincerci che il bicchiere sia mezzo pieno. Si prova a vivere come se tra Firenze e Castrovilli non fosse mai stato amore, ma sappiamo benissimo che non è affatto così.
https://www.fiorentinanews.com/news/205793431046/castrovilli-in-premier-league-una-cessione-non-dovuta-al-mancato-rinnovo-di-contratto-ecco-quanto-incassera-la-fiorentina