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Maurizio Sarri è il nome che infiamma la piazza. Vederlo sulla panchina della Fiorentina significherebbe iniziare per davvero un nuovo ciclo, con idee concrete e perché no magari anche vincente. Una suggestione che però, per adesso, è destinata a rimanere tale visto che difficilmente Sarri raggiungerebbe Firenze a campionato in corso, con una rosa che è tutto tranne che costruita per lui. Più facile invece che, in caso di esonero di Iachini, Commisso vada sull'ennesimo traghettatore. In tal caso le pretese si abbasserebbero inevitabilmente, ad una condizione. Che chiunque venga, non lo faccia con idee rigide e inconfutabili che vanno contro l'opinione pubblica o semplicemente contro il buon senso. E' successo con Montella, che si ostinava a mettere Boateng titolare e fare i cambi non prima di un quarto d'ora alla fine. Ed è successo con Iachini, con le ostinazioni che ormai conosciamo a memoria tra modulo inadatto e giocatori fuori ruolo. Una situazione di cui Firenze è stanca, e in fondo non ci sembra di chiedere tanto. Semplicemente serve un allenatore che, almeno, prenda le scelte più giuste e più semplici, per permettere alla Fiorentina di giocarsi le proprie carte al cento per cento. Se poi con il modulo più adatto, i giocatori nei propri ruoli, e magari anche uno scampolo di gioco in più le cose continueranno ad andare male, allora si potrà davvero riflettere sui giocatori e su chi li ha comprati. Probabilmente, però, questo non succederà. Perché la rosa della Fiorentina non sarà da Champions League, ma nemmeno da versare nelle ignobili condizioni attuali.

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