Tutto un altro Bonaventura, tutta un'altra Fiorentina
Quasi come il figliol prodigo, lo avevamo perso e lo abbiamo ritrovato… Almeno contro la Lazio. Giacomo Bonaventura è stato il match winner della partita di lunedì contro i biancocelesti grazie al gol messo a segno al 68'. Un tap-in vincente, sfruttando la risposta incerta di Provedel, per regalare tre punti super meritati dalla squadra di Italiano.
Nuova posizione in campo, solita qualità
Ma c'è altro oltre al gol nella gara di Jack Bonaventura, a partire dalla sua posizione in campo. Italiano nel post partita ha spiegato come la sua posizione più bassa, accanto a Arthur, ha permesso il più agile palleggio viola liberando spazio per il brasiliano. Non più alter ego di Beltran, ma cervello della squadra al centro del campo insieme all'ex Juventus. La qualità c'era e si è vista.
Un atteggiamento completamente diverso
E poi l'atteggiamento. Totalmente diverso da quello visto in questo inizio anno deludente per il ragazzo di San Severino Marche, spesso apparso nervoso dopo un gennaio nel quale le voci di mercato hanno riguardato anche lui. Lunedì, invece, tanti palloni toccati e anche tanti applausi per le iniziative dei compagni, per un supporto costante alla squadra, sia a livello di gioco che a livello mentale. Praticamente un secondo capitano in campo.
E quell'esultanza che si è trascinata dietro tutti
E poi l'esultanza, liberatoria, al gol del 2-1. La corsa verso i tifosi viola del numero 5 viola che si è trascinato dietro tutta la squadra. “Li ho visti esultare come ai vecchi tempi” ha detto Italiano nel post partita. Una rondine non fa primavera, ma la vittoria contro la Lazio potrebbe essere un segnale importante per iniziare un ciclo di sfide fondamentali. E con un Bonaventura così, tutto è più semplice.