Baiano: "Beltran è un talento ma serve pazienza, la mia intesa con Batistuta non fu immediata. Italiano e Zeman molto diversi e vi spiego perchè"
L'accostamento tra Italiano e Zeman, l'attacco della Fiorentina, ma non solo, tra i capitoli affrontati da Ciccio Baiano a Lady Radio.
L'ex attaccante viola si è espresso così: “Nzola e Beltran devono ancora far vedere tanto. Due bravi giocatori ma ancora non hanno fatto vedere il proprio valore. Beltran sta incontrando normali difficoltà non conoscendo la Serie A e i compagni di squadra soprattutto, e per questo servirà tempo. La mia intesa con Batistuta è arrivata dopo mesi di allenamenti e prove. La cosa fondamentale è avere talento, senza quello non si può lavorare, e penso che Beltran ne abbia. La Fiorentina ha bisogno di un centravanti che faccia da collante col resto della squadra, sia che schieri il 4-2-3-1 che il 4-3-3. Beltran ama venire a giocare fuori dall’area, vede la giocata ma anche la porta. Vedo un talento che può sbocciare e dare grandissime soddisfazioni alla Fiorentina”.
Quindi continua: “Italiano e Zeman? Sulla mentalità vedo delle somiglianze, sul piano del gioco invece sono un po’ lontani. Il mio Foggia era una squadra molto verticale, giocava sulle imbucate per gli esterni mandandoli in gol. Gli esterni della Fiorentina invece ricevono palla addosso e giocano a piede invertito, venendo dentro al campo. Il nostro obiettivo da esterni era quello di andare a fare gol, non stare alle bandierine. Prima di Italiano la Fiorentina giocava con 11 uomini in difesa, ora fa invece un gioco propositivo e ci si lamenta che prende troppi gol. Bisogna capire cosa si vuole".