Seconda chance: prima di cederlo, Kouame non andrebbe provato almeno a Moena? Una decisione da prendere per non avere rimpianti
Acquistato nel gennaio del 2020, Christian Kouame non è mai esploso a Firenze. L’infortunio al ginocchio che aveva sofferto nell’ultima stagione al Genoa ne aveva limitato i colpi e la costanza. Nel prestito all’Anderlecht, però, il classe ’97 è tornato a vita. Con 13 gol e 10 assist in trentasei presenze, l’attaccante di proprietà della Fiorentina ha disputato una più che discreta annata. La formula con la quale si era trasferito non dava possibilità ai belgi di esercitare alcun riscatto, per cui la sua avventura tra le Fiandre è destinata a decadere il prossimo 30 giugno. O forse anche prima.
L’intenzione della dirigenza gigliata è infatti quella di monetizzare il patrimonio che il ragazzo ha ricostruito grazie ai suoi recenti numeri. Nelle ultime settimane, il suo nome è stato accostato a club italiani che, già in passato, si erano interessati: come l’Atalanta di Gasperini e il Bologna di Mihajlovic. Chi per un verso, chi per un altro, entrambe avrebbero qualcosa da offrire in cambio. La prima un portiere, quel Gollini di ritorno dall’improduttiva esperienza londinese; l’altra, un attaccante, l’Arnautovic di peso da affiancare al “giovane” Cabral. In ogni caso, la volontà della Fiorentina sembra chiara: Kouame non rientra nel progetto tecnico di Italiano.
Prima di cederlo o di scambiarlo a spada tratta, però, non sarebbe giusto concedergli una seconda chance? D’altronde la Serie A belga non è l’ultima categoria di chissà quale paese del terzo mondo, bensì una lega da cui, ad esempio, i campioni d’Italia stanno pensando di acquistare un giocatore per quaranta milioni. Inoltre, non provarlo nel ritiro estivo potrebbe rivelarsi un grosso rimpianto. Uno di quelli che accadono quando ci si ritrova nel posto giusto al momento sbagliato. Come era la situazione di Christian arrivato durante la gestione Iachini.
Con la partenza di Callejon, gli attuali esterni non esauriscono le dita di una mano. Il quinto che Italiano aveva chiesto anche la scorsa estate potrebbe essere già a disposizione nella rosa. Kouame poi fa di ruolo la seconda punta, quindi un possibile adattamento a vice Cabral non sarebbe così inimmaginabile. Tutto però dipenderà dalla scelta della dirigenza, prima che di Italiano. Se ci sarà bisogno di capitalizzare per rinforzare il comparto titolare, allora l’ivoriano verrà ceduto (o scambiato) senza pensarci troppo. Il suo contratto prevede ancora altri due anni in viola e la curiosità di vedere quel potenziale che solo in Liguria hanno apprezzato potrebbe stuzzicare una proprietà che se l’era aggiudicato per 11 milioni. Che peccato poi sarebbe vederlo esplodere sotto la guida di un Gasperini per la fretta di non avergli concesso una seconda opportunità…