Una Fiorentina che nascerà in corso d'opera. Lo stadio e il balletto dei rinvii: Una situazione che fa rabbia due volte
Italiano aspetta notizie in vacanza. Ad ormai dieci giorni dall’inizio della nuova stagione, a meno di clamorose novità, la Fiorentina nascerà in corso d’opera, a ritiro già cominciato. Soltanto Amrabat potrebbe essere ceduto prima e dare così il via alle operazioni in entrata.
Una Fiorentina che a livello dirigenziale ha la bocca cucita. Sicuramente un merito rispetto al passato e ad altre gestioni dove qualcosa trapelava sempre, nel bene e nel male. Si lavora su tavoli e su situazioni che, per la maggior parte almeno, restano segretissime.
Ecco che tornano fuori spesso e volentieri i nomi trattati in passato, come quello di Zapata, come quello di Rugani o di altri calciatori su cui Pradè potrebbe anche decidere di tornare durante questa estate che si appresta ad essere lunghissima.
Intanto il selfie scattato da Joe Barone in quel di Bagno a Ripoli dimostra che per il Viola Park ci siamo davvero. Una corsa contro il tempo per regalare a Firenze e alla Fiorentina il centro sportivo più bello d’Europa. Fa male pensare allo stadio e al solito balletto di rinvii al quale stiamo assistendo. Si fosse affidato tutto a Commisso, probabilmente, saremmo stati già ad un altro punto. Questa è una situazione che fa rabbia due volte.