Il vero Gonzalez non può essere quello visto ad Atene: ricordiamoci che chi veste la maglia numero dieci deve essere un trascinatore per antonomasia
Doveva essere il giocatore più decisivo tutti, almeno in attacco, ma non lo è stato mio. Nicolas Gonzalez purtroppo in questa stagione non ha dimostrato di essere all'altezza di vanto si era visto almeno nelle altre. Condizioni fisiche non buone, rigori sbagliati, e gare giocate sottotono non hanno permesso al numero di cellulare di esprimersi al meglio ciò non toglie che in una partita così importante come quella di Atene di mercoledì discorso anche lui potesse dare molto di più. E dire che ci avevano descritto come sembrava avere il fuoco negli occhi nel pre-gara della finale di Conference League e come fosse carichissimo. E invece ora possiamo dire che niente di tutto questo si è visto.
C'era da caricarsi una squadra sulle spalle…
Eppure Gonzalez è sempre stato etichettato come un trascinatore, uno che getta il cuore oltre l'ostacolo, oltre ad avere oggettivamente le potenzialità per caricarsi la squadra sulle spalle per ottenere la vittoria. Ma se tutto questo non si verifica in una finale europea, per motivi fisici o altro, significa che ci sono delle componenti da sistemare per far funzionare a dovere la Fiorentina come squadra.
L'importanza da non dimenticare del numero 10
La maglia numero 10 ha un valore importante e unico a Firenze. Va onorata, sudata, e soprattutto, dimostrata di meritare. Detto questo, siamo sicuri che Gonzalez abbia ancora tanto da dimostrare e da mettere in campo per la causa viola. L'importante è che, se resterà in viola come del resto ci auguriamo, possa dare il 100% in modo molto più costante dell'ultima annata.