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Credits: ACF Fiorentina
Credits: ACF Fiorentina

In queste ore, in cui si dovrebbe compiere il mercato di riparazione della Fiorentina di Palladino, ci si interroga molto sul ruolo di Marin Pongracic. Ruolo che, evidentemente, non è da riferirsi alla posizione in campo, dato che il croato non lo vede da mesi. Una situazione che, inoltre, ha scatenato l'interesse di vari club, in particolare del Napoli di Conte, alla ricerca di un vice-Buongiorno

Una difesa da risistemare

Tuttavia, le recenti prestazioni di Comuzzo hanno lasciato dubitare dell'imprescindibile titolarità del classe 2005, a cui sarebbe gradita concessione un po' di riposo. Palladino, però, dopo l'infortunio di settembre, non ha più voluto prendere in considerazione l'ex centrale del Lecce, alle prese ora con qualche mal di pancia… da allenamento. Come proferito dallo stesso allenatore, infatti, Pongracic (così come Richardson) non darebbe proprio il massimo in ogni seduta, finendo così per essere retrocesso nelle gerarchie. La società di Commisso, però, aveva già strappato l'accordo con Valentini in estate, arrivato solo un mese fa, ma già sul mercato. A chiudere il cerchio, infine, Moreno, che comunque dovrebbe costituire il nuovo sostituto di Dodo, alla luce della cessione di Kayode. L'unico intoccabile? Ranieri, per qualcuno già il “nuovo Biraghi”.

Pongracic o Marì: non c'è alternativa

In tutto questo trambusto, c'è un Pongracic che scalpita ma e, per scacciare via le voci di mercato, Palladino potrebbe ri-lanciarlo a Roma contro la Lazio. La prima gara che, all'andata, venne saltata dallo stesso per un fastidio muscolare… poi tramutatosi in ben altro. Ma gli intrecci di mercato non finiscono qui. L'approdo di Pablo Marì in Viola pare nuovamente vicino, il che riporterebbe a 5 il numero di centrali a disposizione di Palladino. Insomma, per farla breve, se entrerà lo spagnolo, se ne andrà il croato; in alternativa, si resterà così come si è, considerati i 15 milioni di euro spesi in estate. La partita con la Lazio lancerà ulteriori segnali sul futuro di Palladino e della Fiorentina di questa annata: una stagione che era iniziata - male - con Pongracic, per poi spiccare il volo - senza di lui - fino ai giorni nostri, in cui una vittoria manca da quasi due mesi. Tutta farina del sacco di Palladino non sarà, ma va sottolineato anche che la gestione del cosiddetto ‘erede di Milenkovic’ non è stata ben delineata affatto. 

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