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Sia per doti personali che per tutto quello che era riuscito a fare in stagione Cristobal 'Tofol' Montiel si meritava ampiamente di fare il suo esordio in Serie A. A costo di scadere nella banalità, l'unica, vera, buona notizia che possiamo tirare fuori da Fiorentina-Torino è proprio quella del debutto nella massima serie di questo ragazzino terribile. Classe 2000, fisicamente, soprattutto se lo vedi dalla tribuna, ti dà l'impressione di essere uno di quei bambinetti che, al giardino, vengono reclutati dai grandi per completare le squadre. andando oltre questa apparenza, capisci che è rapido e tecnico al punto giusto da poter mettere in difficoltà anche cristoni grandi e grossi, cosa che è puntualmente successa contro i granata.

Gli sono bastati pochissimi istanti per diventare l’idolo dello stadio. E' entrato in campo senza la minima paura, sparando un sinistro alto dai venti metri, scodellando un pallone preciso per la testa di Vlahovic ed eseguendo un altro passaggio filtrante in area, sempre per il serbo. Di più, nei dieci minuti che gli ha concesso Pioli, non poteva di certo fare. Anzi, ridendo e scherzando, possiamo pure dire che ha fatto più Montiel in dieci minuti che Gerson, tanto per non utilizzare un personaggio a caso, in tutto il campionato. Anche contro il Torino il brasiliano è stato deludente, non ha toccato palla, non ha inciso, non ha fatto nessuna di quelle giocate importanti che pure dovrebbero essere richiesto ad uno che la Roma ha pagato uno 'stonfo' pur di strapparlo alla concorrenza del Barcellona. E invece...


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