L'APPELLO DI ROCCO
"Voglio fare un appello. Chiedo a tutti i sindaci dell’area metropolitana e ai proprietari di terreni di farsi avanti. Chi ha un’area adeguata per costruire uno stadio, me lo dica. Io sono qui e sono disposto a valutare qualunque soluzione. Ma fate in fretta". Più chiaro di cosi era davvero difficile: Rocco Commisso ha aperto le porte per il nuovo stadio della Fiorentina anche ai comuni limitrofi a Firenze. Il presidente viola, a meno di clamorosi ribaltoni, sembra aver abbandonato l'idea di costruire lo stadio alla Mercafir.
Troppo alti i rischi presenti, così come i milioni da pagare oltre ai 22 per l'area dedicata al nuovo impianto. Dopo mesi passati a provare a cercare un'intesa con Dario Nardella e aver visto le tre condizioni richieste (fast, total control e costi ragionevoli) andare in fumo, Commisso ha deciso di voltare pagina. E aprirsi anche ad eventuali proposte provenienti da comuni limitrofi al capoluogo fiorentino.
Campi Bisenzio, in questo caso, non può che essere in prima fila. Programmato da tempo, l'incontro di questa mattina - casualmente o no - è arrivato a pochi giorni dal comunicato della Fiorentina sull'area Mercafir. Tra Commisso e il sindaco Emiliano Fossi c'è feeling da tempo. Le parti avevano discusso anche del centro sportivo, prima che il tycoon americano decidesse di farlo a Bagno a Ripoli. Ma in passato i due si erano incontrati anche per parlare del nuovo stadio, prima che Commisso si concentrasse soltanto sulla Mercafir.
In secondo piano, ci sono tutti gli altri comuni della città metropolitana. Quindi Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa e Figline Valdarno, ma anche il Mugello e la Valdisieve. Commisso non si pone limiti ed è pronto ad ascoltare tutti i sindaci, ma anche i proprietari di ampi terreni, che si presenteranno da lui con le idee chiare sul da farsi. Lapalissiana la sua volontà di trovare un'alternativa alla Mercafir, per regalare finalmente un nuovo stadio alla Fiorentina di cui ormai si discute davvero da troppi anni.
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