Le nostre PAGELLE: Ranieri vive la sua giornata indimenticabile, un 'bomber' dalla faccia pulita. Duncan mismatch perdente, Nzola ancora non ne va una bene
Christensen: 5,5 Uscita totalmente sbagliata al 35'. McKenzie però si traveste da buon samaritano moderno, decidendo di graziarlo mettendo alto di testa pur essendo in anticipo sul portiere viola. In generale sulle palle alte dà l'impressione di essere incerto. Nel secondo tempo praticamente non viene mai chiamato in causa ma incassa il gol del 2-2 e viene graziato dal palo a tempo scaduto.
Kayode: 6,5 Non ha giocato ai livelli eccelsi di Genova, ma la sua prestazione è solida, anche e soprattutto considerando il fatto che era la sua prima in Europa, un palcoscenico, quello delle coppe, difficile da affrontare per un novellino.
Milenkovic: 6 Alla fine le cose più interessanti le fa nell'area del Genk. Spizza di testa un pallone che termina poi dalle parti di Ranieri che segna il gol-partita. Fallisce un'ottima opportunità nella ripresa. Chiusura provvidenziale al 93' su un avversario dopo qualche sofferenza sui traversoni avversari.
Ranieri: 8 Questo è un giorno che non dimenticherà mai. Il giorno della sua prima, e visto che c'era, anche seconda rete in maglia viola. Sul primo Vandevoort è molto generoso con il difensore gigliato, sul secondo viene lasciato solo dopo la spizzata di Milenkovic e per lui è facile appoggiare di testa da due passi. Un difensore che fa doppietta non equivale ad un portiere che segna, ma non ci va molto lontano. Serve anche un pallone d'oro a Milenkovic (dopo un tunnel) ma il serbo spreca.
Biraghi: 6 Batte bene gli angoli questa sera, è un fatto che gli va riconosciuto e non è un particolare secondario perché le due reti di Ranieri nascono proprio da due calci piazzati del capitano. La sua gara scorre tra alti e bassi. Parisi: 6 Bonsu Baah risulta un avversario difficile da contenere dalle sue parti ma in qualche modo il match finisce in parità. Disegna un buon cross per Nzola, poi viene anticipato al 94' da Arokodare che prende il palo.
Mandragora: 5 Moscio il suo rinvio in una situazione pericolosa per la Fiorentina e dopo il rimpallo con Biraghi (generato dal suo rilancio sbagliato), il pallone finisce per Zeqiri che ringrazia e segna. Poco incisivo anche per le sorti della manovra viola. Lopez: 6 Era la prima volta che giocava coi suoi nuovi compagni, concediamogli questo fatto che deve ancora inserirsi appieno nei meccanismi di squadra.
Arthur: 6 Utile come recupera palloni, ma non protagonista del gioco.
Duncan: 5,5 Mismatch assolutamente perdente con McKenzie sull'azione del pareggio del Genk. Il ghanese non salta e viene sovrastato dall'americano che, sui calci piazzati è immarcabile per i giocatori viola. Fino a quel momento non aveva demeritato, ma nel rush finale non ci si può sedere mai, anche davanti a questi confronti fisici impietosi.
Gonzalez: 6 Si fa apprezzare per la generosità e per i suoi ripiegamenti difensivi. Il suo infortunio non sembra grave, ma perderlo anche per qualche giorno, per qualche ora è pur sempre una iattura. Kouame: 5,5 Una girata in acrobazia, parata facile dal portiere e un contropiede gestito male, i suoi 45 minuti in campo possiamo riassumerli così.
Beltran: 6 Tanto sacrificio, tanto pressing efficace, ma ancora zero tiri. Sia lui che Nzola (in campionato) raramente vengono messi in grado di calciare in porta. Nzola: 5,5 Ha il colpo del KO sulla propria testa ma mette fuori, ancora non ne va una per il verso giusto.
Sottil: 6 Il suo primo tempo è davvero brillante con velocità, spunti e anche ottimi ripiegamenti difensivi. Gli manca sempre e comunque la giocata giusta negli ultimi 16 metri. Un leit motiv che si ripete quasi in loop. In calo nel secondo tempo. Brekalo: SV.
Italiano: 6 Altro pareggio all'esordio in Conference, ma quello dell'anno scorso era sicuramente più grave. Due volte in vantaggio e due volte ripresi, la sua Fiorentina ha avuto la possibilità di chiudere i conti e dopo aver fallito due grandi occasioni ha addirittura rischiato di perdere. Una squadra che ha pregi ma che rischia spesso di buttarsi via da sola.