Un paio di nomi importanti contro i tre acquisti di valore richiesti dall'allenatore, le idee ci sono. Retegui e una domanda che sorge spontanea
I nomi non fanno impazzire, ma d’altronde i dirigenti non hanno ricevuto l'input di costruire una Fiorentina che lotta per la Champions, ma di mettere in piedi una squadra che si confermi sui livelli degli ultimi anni.
Le richieste del tecnico
Si continuerà con qualche prestito e con un paio di nomi importanti, così ci dicono. Attaccante, portiere, centrocampista: tre acquisti di valore, questa invece la richiesta di Palladino. I due uomini mercato viola (a proposito, li abbiamo incrociati a cena, e l’intesa e il feeling tra i due sembra già molto buona vista la conoscenza passata) stanno già lavorando da settimane sul mercato.
Conteranno le idee
Certo, come al solito quando ci sono Europei o Mondiali di mezzo, sarà un mercato più lungo del solito. Conteranno le idee perché Commisso non sembra voler cambiare le proprie intenzioni. Si incassa per ricomprare, senza sbilanciare il monte ingaggi. Ma sappiamo bene che questa volta l’ottavo posto non sarà più visto come un buon risultato, una finale nemmeno. E allora per Palladino ci sarà meno tempo, gli saranno perdonati meno errori. A lui e ad una proprietà che rimane nel mirino dopo l’ultimo comunicato della Fiesole e che non potrà permettersi rischi ed errori tecnici (visto anche che ne sono già stati fatti tanti).
Una domanda che nasce spontanea
A proposito di attaccanti, Retegui torna a sembrare difficile. E soprattutto non convince tutti l’alta richiesta economica del Genoa. Una domanda ci sorge spontanea, ma se quei soldi non sono stati spesi per Berardi o per Scamacca, perché investirli su un calciatore con meno reti all'attivo, meno spessore, meno qualità degli altri due? Risposte che arriveranno tra poco per una nuova Fiorentina che deve prendere decisioni veloci ed importanti.
Il nuovo corso è cominciato, decide tutto Pradè. Commisso per ovvi motivi, potrà essere meno presente e si affiderà ai suoi uomini, con la speranza di invertire la rotta, senza grandi stravolgimenti.