Lasso a FN: "Creiamo un concorso tra architetti per ammodernare il Franchi. A Firenze non possiamo avere due stadi. Se diventassi Sindaco non accetterei un mancato rispetto delle scadenze..."
La campagna elettorale a Firenze è appena agli inizi. Da qui al 26 Maggio(o 9 Giugno in caso di ballottaggio) ne sentiremo di ogni. Tra le questioni che più sono sentite dai cittadini nella corsa alla carica di Sindaco di Firenze c'è lo Stadio. Si farà? Non si farà? Per quanto da aspettare la Fiorentina?
Per capire tutte le posizioni in campo, Fiorentinanews.com vi propone uno Speciale Stadio con tutti i candidati a Sindaco fino ad adesso presentati che saranno interpellati con una sola domanda chiara e precisa.
Per iniziare il nostro cammino elettorale, Fiorentinanews.com ha intervista Andrès Lasso Candidato per la lista dei Verdi.
Siamo in trepidante attesa. Il Comune di Firenze sta aspettando ACF Fiorentina per capire quali saranno i prossimi appuntamenti sulla vicenda Stadio. Lo stesso stadio per cui la stessa Politica, nel 2008, era d’accordo nel fare secondo il progetto lanciato dalla famiglia Della Valle. Il Comune assume una posizione chiara, anzi chiarissima. Ma ad oggi, non c’è niente. Anzi c’è un Franchi che sta peggiorando ogni giorno di più. Ecco, arrivando alla campagna elettorale che sta affrontando, il suo competitor Dario Nardella, nella presentazione del programma amministrativo dei prossimo cinque anni, non ha neanche citato lo stadio. Rassegnazione comunale o colpa della Fiorentina? Non si farà? Perché non lo ha citato. Quindi, Lei cosa ritiene che poteva essere fatto in più? Quale posizione ha sul progetto su cui il Comune sta aspettando Fiorentina? Una volta Sindaco, continuerebbe con questo? Cosa cambierebbe?
Il tema dello stadio a noi è molto caro. Infatti, nella scrittura del nostro programma elettorale è stato affrontato fin dagli inizi con serate di approfondimento e documentazione. Vedo un po' di colpe da entrambe le parti. La nostra posizione è chiara, non si può pensare di avere due stadi in una città di più di 350mila persone, si rischia un caso Flaminio due. Inoltre è incomprensibile che delle scadenze che si dicono essere ultime siano slittate costantemente di sei mesi e più e che si vada avanti così. Se dovessi diventare Sindaco non accetterei un mancato rispetto delle scadenze, senza giustificazioni. Da amministratore, se un imprenditore vorrà far qualcosa a Firenze dovrà elaborare un progetto utile e sostenibile per la Città. Crediamo che sia giusto puntare sull'Artemio Franchi e lavorare su questo portando i migliori architetti mondiali a confrontarsi col genio di Pier Luigi Nervi.
Se uno stadio ha delle criticità vanno risolte. Io sento obiezioni e problematiche legate ai bagni e alla visibilità. Anche gli spettatori del rugby e dei concerti hanno gli stessi problemi. Se ho un problema a casa, non è che la abbandono. Lo risolvo. Un monumento è tale se viene vissuto e non è pensabile che su un monumento non si possa fare niente. I monumenti sono in completa evoluzione, basti pensare in grande allo sviluppo dei grandi monumenti fiorentini, su tutti il Duomo. I lavori iniziati con Arnolfo di Cambio alla fine del 1200 e finiti dal punto di vista strutturale nel 1436. Non si può pensare che una cosa del 1932 debba restare uguale.
Invece pensiamo che si possa ammodernare il Franchi creando un concorso internazionale tra i migliori architetti mondiali, come quello lanciato da Bloomberg nel 2013, per dare "un tetto al Franchi". Un progetto che renda lo stadio di Firenze più adeguato, comodo e moderno pensando anche creare soluzioni per la zona circostante. Sono molto legato alla Fiorentina, infatti quando vivevo a Panama, terra natale di mio padre, dove lo sport nazionale è il Baseball, spiegavo a tutti chi fosse quello che avevo sul poster in camera, ovvero Giancarlo Antognoni.