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Durante la prima partita di Vincenzo Montella al Franchi, in Curva Fiesole apparve uno striscione con su scritto "Pioli uno di noi". E' buffo, ripensandoci, l'atteggiamento che i tifosi viola hanno adottato con l'ex allenatore della Fiorentina, costantemente "infamato" prima e incredibilmente osannato poi. Senza dubbio la decisione di Pioli di dimettersi, messo alle strette dai comunicati societari, è stata ammirevole e di grande coraggio. Allo stesso tempo però non si può dire che i risultati sul campo fossero soddisfacenti, soprattutto dal punto di vista del gioco che è sempre stato il principale difetto della squadra di Pioli. E' ovvio poi che in confronto a quanto sta facendo Montella, il tecnico di Parma sembrava il miglior allenatore del mondo.

Ma la verità è che se fosse rimasto, probabilmente in casa viola non sarebbe cambiato nulla. Magari si sarebbe già raggiunta la salvezza, ma è difficile pensare che la Fiorentina avrebbe potuto vincere quella semifinale di Coppa Italia, resa complicatissima proprio dalle scelte azzardate che Pioli fece all'andata. Ecco quindi che se da una parte le colpe di questo disastro non possono essere solo di Pioli o di Montella, dall'altra appare decisamente incoerente elogiare chi fino a ieri si era criticato pesantemente. E forse è anche poco rispettoso nei confronti di un nuovo allenatore come Montella, che dal momento del suo arrivo non ha certo ricevuto la migliore delle accoglienze.


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