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Che Nikola Milenkovic stia vivendo un momento involutivo della propria carriera è un fatto evidente a tutti. Il centrale della Fiorentina sta attraversando un periodo di difficoltà che si protrae ormai da diverso tempo. Da questo concetto parte il giornalista de La Nazione, Stefano Cecchi nel commento pubblicato sul quotidiano fiorentino. 

“Pensavamo fosse di cemento armato e invece…”

“Lo pensavamo di cemento armato e adesso che in più occasioni si è dimostrato friabile come cartongesso - scrive Cecchi - siamo tutti a chiederci cosa gli sia successo. La caduta del muro Milenkovic potrebbe infatti essere il titolo di un film ipotetico che sta andando sugli schermi da inizio campionato e che, analogamente alle pellicole delle sorelle Wachowski o di David Linch, la maggior parte del pubblico viola in sala stenta a comprendere”.

Gli indizi chiari di una difficoltà

E ancora: “Sembra la controfigura pallida di quel combattente da Colosseo, come se dentro si fosse svuotato della fiducia in sé stesso. Sono tanti i segnali che indicano ciò. Il fatto, ad esempio, di balbettare nei duelli con l’attaccante avversario, lasciando che alla fine a trionfare siano quasi sempre questi ultimi. Poi, qualche topica difensiva goffa, come il rigore con la Lazio e la scivolata col Milan a favorire la rete di Loftus-Cheek, e anche il fatto di non riuscire più ad andare in gol come accadeva nei primi campionati in viola. Indizi chiari di una difficoltà”.

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